Etichette

venerdì 5 aprile 2019

"Ultimo è una condizione in cui ancora mi sento. Io canto per gli "Ultimi"

di Giorgia Toscano.
Nicolò Moriconi in arte Ultimo,è uno dei giovani cautatori italiani più popolari di sempre. Dopo il suo esordio
a Sanremo giovani 2018, l'anno successivo l'artista 23enne si presenta alla 69esima edizione di Sanremo,con la
canzone '' I Tuoi Particolari".
Il giovane cantautore è nato a Roma, nel quartiere di San Basilio;sin da piccolo ha inseguito la sua passione per
la musica,studiando pianoforte e composizione.
il suo successo è arrivato nel 2016 quando vince un concorso di musica hip pop realizzato da un' etichetta
discografica, della quale entra a farne parte. Da questo momento la sua carriera è andata sempre di più in
salita, nel 2017 apre i concerri di Fabrizio Moro e inizia a collaborare con i grandi della musica italiana.
esce il suo primo album "Pianeti", che contiene i singoli Chiave,Ovunque tu sia e Sabbia.
Il suo nome non è stato scelto a caso,"Ultimo è una condizione in cui mi sono sentito e in cui ancora ora mi
sento. Io canto per gli Ultimi", ha dichiarato recentemente in un'intervista il cantautore romano.
Amato dai giovani e criticato dalla giuria durante la kermesse sanremese, il cantautore romani ha deciso di
abbandonare le polemiche e dedicarsi esclusivamente al suo tour.

Australia: il surf è tra gli sport più praticati ad Adelaide.

di Francesca Ilarda.
Per chi ama cavalcare le onde le spiagge paradisiache di questa città sono perfette.
Una delle caratteristiche delle spiagge di Adelaide è il breve tragitto che separa la metropoli dal mare. Queste spiagge sono anche molto consigliate per lo shopping o per gustare del buon pesce.
Tra le spiagge più frequentate troviamo:
Glenelg: è la spiaggia più popolare perfetta per le famiglie. E’ anche molto facile da raggiungere, basta prendere una semplice linea del tram per arrivare direttamente lì. Gli hotel e gli appartamenti presenti lungo la costa godono di una vista spettacolare;
Brighton: è a dieci minuti da Glenelg ed ha un’atmosfera simile a questa, ha uno stile di vita molto rilassato. Uno dei posti migliori per mangiare è l'Esplanade Hotel, con ottimo cibo e vista sull’oceano;
Henley: è piena di ristoranti di alto livello, è una piazza tra le più frequentate di Adelaide;
Semaphore: un’ampia spiaggia delimitata da due dune di sabbia, Semaphore Road è la strada dei pub storici, dei ristoranti, e di interessanti negozi.

Ricky Martin.

di Chiara Di Gregorio.
Il vero nome del cantante è Enrique Martin Morales, nasce a San Juan il 24 dicembre 1971. Inizia la sua carriera artistica nel 1982 quando prova ad entrare in una band e facendo due provini viene ammesso. Da qui inizia a viaggiare facendo dei tour fin quando non decide di intraprendere la sua carriera da solista. Dopo qualche anno pubblica un contratto con la Sony e pubblica il suo primo album “Me Amaras”. Ma sarà l’album “Medio Vivir” con il singolo “Maria” a fare di Ricky un idolo della musica pop.In questi anni lui colleziona un successo dopo l’altro cimentandosi anche nella recitazione. Nel 2008 tramite maternità surrogata ha due gemelli Matteo e Valentino, allora nel 2010 il cantante dichiara al pubblico la sua omosessualità. Nel 2016 conosce il suo attuale marito, Jwan Yosef , un pittore siriano con il quale nel 2018 avrà la piccola Lucia.

La storia pazzesca di Tupac Amaru Shakur in arte 2pac o Makaveli.

di Andrea Magliolo.
La notte del 13 settembre 1996, esattamente vent’anni fa, morì in un ospedale di Las Vegas Tupac Shakur, uno dei più grandi e influenti artisti hip hop di sempre, se non il più grande e influente: era stato ferito sei giorni prima in una sparatoria, da persone che ancora oggi non sono state identificate.
Lesane Parish Crooks, in seguito ‘’Tupac Amaru Shakur’’, è stato un rivoluzionario e rapper degli anni ’90.
Tupac nacque il 16 giugno 1971 a New York. Per un anno si chiamò Lesane Parish Crooks, finché nel 1972 sua madre gli cambiò il nome ispirandosi a quello di Tupac Amaru e di Tupac Amaru II, rispettivamente ultimo re degli Inca e leader della rivolta degli indigeni del Perù contro i colonizzatori nel Settecento. Da bambino Tupac visse sempre a contatto con membri delle Pantere Nere, spesso con problemi con la giustizia: il suo patrigno Mutulu Shakur era povero e finì presto in carcere. L’unica figura paterna per Tupac fu quella dell’amante di sua madre, conosciuto come “Legs”, che era immischiato in giri di droga a Harlem. Tupac diceva che il thug-cioè “il criminale”-che era in lui lo ereditò da Legs.
Nel 1986 Tupac si trasferì con la madre a Baltimore, nel Maryland dove continuò gli studi fino a quando dei poliziotti non ucciserò un ragazzino di colore.
La madre mandò i suoi figli a San Fancisco, poi si trsferì con loro a Marinb City.
Per Tupac iniziò un periodo difficile: iniziò ad utilizzare droghe e a frequentare zone con un alto tasso di criminalità.
Nel 1991, dopo aver conosciuto diversi artisti, produsse il primo album da solista ‘’2Pacalypse Now’’. Un album che non ebbe molto successo.
Conobbe anche suge knight, il co-fondatore della casa discografica ‘’ Death Row Records’’ fondata in seguito alla divisione di Dr.Dre dagli N.W.A, un noto gruuppo che fece diventare famoso il Gangsta Rap alla fine degli anni ’80.
In seguito a qualche accordo preso con suge knight e la sua casa di produzione, Tupac produsse tantissimi brani e raccolse molti soldi che utilizzò per fare delle raccolte e per uso personale.
Fra il 1993 e il 1994, Tupac venne accusato di tentato stupro.
Venne assolto da tutte le accuse, ma venne rinchiuso nel penitenziario di Dannemora, nello stato di New York.
La cauzione venne fissata a 1.3 milioni di dollari.
Nel ’95 Suge Knight pagò la cauzione di Tupac e produsse gli ultimi suoi album che ‘’spaccarono’’ letteralmente la scena del gangasta rap.
Il 7 settembre 1996, in seguito ad una serata passata al casinò di Las Vegas, Tupac ebbe una rissa con un membro di una gang rivale.
La stessa notte, mentre era in macchina con Suge, ricevette 3 colpi di pistola che lo portarono alla morte il 13/09/1996.
2Pac fu un grosso rivoluzionario che portò i cittadini statunitensi a rivendicare i diritti degli afro-americani e fu anche un grande artista.

Presidente della Repubblica Cinese a Palermo.

di Alice Pizzo.
Il presidente della repubblica cinese Xi Jinping ha fatto visita alla città di Palermo in un giorno di Marzo. Il presidente insieme alla moglie sono stati accolti nel pomeriggio dal presidente dell’assemblea regionale,Miccichè. L’ospite ha visitato alcuni dei più importanti monumenti della città tra cui Palazzo dei Normanni,la Cappella Palatina in cui si è fatto fotografare accanto a questi. Il presidente in un intervista ha specificato che non è venuto qua per parlare di affari o per questioni economiche ma solamente per farsi un viaggio per scoprire quante meraviglie nasconde questa città. In questa giornata Palermo è stata completamente blindata lasciando soltanto libere le vie principali da dove lui sarebbe passato,lasciando che la città sprofondasse nel traffico.

Natività di Caravaggio ancora disperso.

di Marco Pulizzi.
A Palermo la notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969 nell'oratorio di San Lorenzo fu' trafugato la: Natività con i Santi Lorenzo e Francesco d'Assisi. la storia di questo quadro famossisimo del Caravaggio è affascinante perchè ci sono diverse teorie sul furto. Si pensa che il quadro, si stato seppelito nelle campagne di Palermo con 5 chili di cocaina e con 5 mln.di dollari. Ma questa non è l'unica teoria sul furto del quadro.Un altra teoria è quella di Peter Watson che ebbe un contatto con un mercante d'arte che gli propose la Natvita', l'incontro con i riccettatori era fissato era fissato per il 23 novembre ma proprio quella sera ci fu' il famoso terremoto e fece saltare l'icontro. L'ultima teoria è quella che fu' rubata dai mafiosi per avere un alleggerimento dell' applicazione del 41 bis. Il quadro rappresenta la nascita del Cristo, nel quadro sono presenti San Giuseppe che è di spalle, San Lorenzo e San Francesco D'assisi, la sua figura è presente per omaggiare il posto in cui era custodito. Ancora oggi il quadro è ricercato dai Carabinieri Beni Culturali, ed èm inserito tra i 10 quadri piu' ricercati al mondo.

Rubata e sparita nel nulla!

di Floriana Ferrante.
Portata via dall' oratorio di San Lorenzo, nel cuore storico di Palermo nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969 e a distanza di 50 anni l'intera vicenda rimane avvolta dal mistero.
Una storia che suscita ancora scalpore e tanti punti interrogativi, che hanno fatto si che nascessero molte leggende riguardanti il furto. Molti dicono che l'opera sia stata mandata in Svizzera, qualcuno dice che il lavoro fu rubato dalla mafia corleonese per poi divenire, anni dopo, l' oggetto di un tentato scambio della mafia in cambio dell' alleggerimento del 41 bis, il regime di carcere duro per i mafiosi. Qualcun' altro, invece, sostiene che venne seppellito in qualche forziere che apparteneva al boss mafioso Gerlando Alberti; ma c'è anche chi lo dava per distrutto conservato maldestramente in qualche magazzino, destinato per la vendita al mercato nero. Con molta probabilità invece, il Caravaggio perduto potrebbe esistere ancora, conseravto in qualche caveau di una banca estera. Secondo la commissione antimafia guidata dal presidente Rosi Bindi, il capolavoro si trova da allora fuori dal nostro Paese, ma potrebbe essere anche giunto in zone anche al di fuori dell'Europa. Ciò potrebbe desumersi dalla scomposizione dell' opera in più parti, effettuata per mimetizzare la sua provenienza furtiva. Nel documento la commissione parlamentare antimafia spiega che sono stati individuati sia gli esecutori materiali sia coloro che hanno gestito le fasi successive della custodia e del trasporto dell' opera, e della successiva vendita. Dalle indagini è emerso che è stato senza dubbio un "furto di mafia".
Rilevanti sarebbero stati alcune dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, onvergenti dichiarazioni rese alla Commissione dai collaboratori di giustizia Gaetano Grado e Francesco Marino Mannoia che hanno chiarito che il furto maturò nell’ambiente di piccoli criminali, ma che l’importanza del quadro, e il suo enorme valore, indussero i massimi vertici di Cosa nostra a interessarsi immediatamente della rivendicando l’opera. La Natività secondo quanto dichiarato dopo alcuni rapidi passaggi di mano,sarebbe giunta prima a Stefano Bontade come capo del mandamento “competente” per il furto e poi a Gaetano Badalamenti, all’epoca a capo dell’intera organizzazione mafiosa.Sull'intera vicenda insieme al alvoro della magistratura si sono mossi i carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Artistisco e lo Sco ( il Servizio Centrale operativo della Polizia).
Accanto alla ricerca spasmodica della verità e del recupero dell'opera , il tema sempre attuale ha spinto un giornalista palermitano a scrivere un libro dal titolo "La tela dei boss" edito da Novatacento e il regista Roberto Andò a realizzare un film "Una storia senza nome" presentato al Festival Internazionale del Cinema di Venezia.

Il mistero della Natività di Caravaggio.

di Francesco La Mantia.
In una buia e tempestosa notte del 1969 il dipinto a olio su tela realizzato dal pittore italiano Caravaggio, fu trafugato dall'oratorio di San Lorenzo a Palermo e ancora oggi la sua scomparsa risulta un mistero per le autorità.
La tela, di cm 268 x 197, racconta la nascita di Cristo, traducendo un realismo autentico che rende l'episodio "vero". I santi, le madonne del Caravaggio hanno le fattezze degli emarginati, dei poveri che egli bene aveva conosciuto durante il suo peregrinare e fuggire in lungo e in largo per l'Italia.Il valore del dipinto di aggira attorno ai 30 milioni di euro ed è inserito nella lista dei dieci capolavori più ricercati dalle polizie di tutto il mondo, dal giorno del furto sono emerse diverse teorie sul destino dell'opera, una dice che dopo diversi tentativi di vendita andati a vuoto probabilmente per le precarie condizioni della tela, questa sarebbe stata seppellita nelle campagne di Palermo, insieme a cinque chili di cocaina e ad alcuni milioni di dollari, dal narcotrafficante Gerlando Alberti. Ma nel luogo indicato dal pentito Vincenzo La Piana, nipote di Alberti, la cassa di ferro con la tela non fu trovata.Un'altra teoria dice che nel 1996 Giovanni Brusca riferì che il dipinto sarebbe invece stato riconsegnato in cambio di un alleggerimento dell'applicazione dell'articolo 41 bis. Lo Stato italiano rifiutò l'offerta. Un altro pentito, Salvatore Cancemi, dichiarò che la Natività sarebbe stata esposta durante alcune riunioni della "Cupola" quale simbolo di potere e prestigio.Un ultima teoria nel 1970 il boss Badalamenti l'avrebbe trasferita in Svizzera in cambio di una forte somma di franchi ad un antiquario svizzero, giunto a Palermo per definire l'affare. Grado riferisce anche che Badalamenti gli avrebbe detto che il quadro era stato scomposto per essere venduto sul mercato clandestino[4]. La storia, come ricostruita dalle nuove indagini rilanciate dalla Commissione parlamentare antimafia della XVII legislatura, è raccontata puntualmente da Riccardo Lo Verso nel suo libro "La tela dei boss" (2018).

Caravaggio, la verità ancora nascosta dopo cinquantanni.

di Francesca Ilarda.
Sono passati cinquantanni da quel 1969 quando a Palermo, all'oratorio San Lorenzo, è stato rubato il quadro di Caravaggio, La natività, il cui nome allude alla nascita di Cristo.
Caravaggio fu uno dei più celebri pittori di tutti i tempi in Italia. I suoi dipinti ebbero una forte influenza nella pittura barocca. Il 28 maggio 1606 Caravaggio fu condannato a morte per di aver assassinato un uomo durante una rissa.
Nella notte tra il 17 e il 18 ottobre del 1969 il quadro fu rubato, dalla mafia siciliana, dall'oratorio dove non c'erano le misure di sicurezza adeguate. Da quel momento sono affiorate molte ipotesi sulla tela rubata: una di queste è la credenza che dopo vari tentativi di vendita del quadro, senza buon fine, questo sia stato seppellito nelle campagne di Palermo insieme a cinque chili di cocaina e alcuni milioni di dollari. Si pensa che l'atto sia stato eseguito dal mafioso Gerlando Alberti. Il nipote Vincenzo La Piana, pentito, indica il posto in cui poteva essere stata seppellita la tela, ma la cassa di ferro con la tela non fu mai trovata.
Un'altra notizia arriva nel 1980 quando il giornalista britannico Peter Watson rivela che a Laviano, in provincia di Salerno, era entrato in contatto con un mercante per la compravendita della Natività. L'incontro era fissato per il 23 novembre ma non avvenne più perchè coincise con il terremoto avvenuto.
Poi, il collaboratore di giustizia Francesco Marino Mannoia confessò a Giovanni Falcone che prese parte al furto del quadro e che nel modo di arrotorarlo si rovinò e poi venne distrutto. Si scoprì però poi, che Francesco parlava del furto di un altro quadro.
Giovanni Brusca, nel 1996, disse invece che il quadro fu oggetto di scambio per un alleggerimento dell'applicazione dell'articolo 41 bis. Un ulteriore pentito, Salvatore Cancemi, riferisce che il quadro sia stato più volte esposto a delle riunioni del corpo direttivo di Cosa Nostra.
Il 9 dicembre 2009 il pentito di mafia Gaspare Spatuzza dichiara che la Natività sia stata affidata alla famiglia Pullarà gli anni ottanta. Questi ultimi l'avrebbero nascosta in una stalla fuori città che,senza protezione,fu rosicata da topi e maiali e i resti poi bruciati.
Per finire nel 2018, il mafioso Gaetano Grado afferma che il quadro sia stato nascosto all'estero. Grado riferisce inoltre che Badalamenti, dopo aver traferito l'opera in Svizzera in cambio di una grande somma di franchi ad un antiquario svizzero, gli avesse detto che la tela era stata scomposta per essere poi venduta sul mercato clandestino.
La storia viene raccontata nel libro "La tela dei boss" di Riccardo Lo Verso.
Le indagini sul Caravaggio sono state effettuate dai Carabinieri del nucleo tutela del patrimonio artistico e dal servizio centrale operativo della Polizia, ma tutte senza una definitiva risposta.

Scomparsa la Natività di Caravaggio.

di Chiara Di Gregorio.
Nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969 a Palermo scompare la natività di Caravaggio dall'oratorio di San Lorenzo, ancora oggi dopo circa 50 anni il dipinto non è stato ancora ritrovato.
Era una tela che raccontava la nascita di Cristo, nella natività palermitana ogni personaggio era accolto in un movimento spontaneo, nel quadro si trovano anche Francesco D'Assisi e San Lorenzo.
Esistono diverse teorie sul furto del dipinto: una dice che, dopo diversi tentativi di vendita andati a vuoto probabilmente per le precarie condizioni della tela, questa sarebbe stata seppellita nelle campagne di Palermo, insieme a cinque chili di cocaina e ad alcuni milioni di dollari, dal narcotrafficante Gerlando Alberti. Ma nel luogo indicato dal pentito Vincenzo La Piana, nipote di Alberti, la cassa di ferro con la tela non fu trovata.Un'altra notizia arriva nel 1980 dal giornalista Watson, lui dichiarò che a Laviano, in provincia di Salerno, ebbe un contatto con un mercante d'arte che gli propose la Natività. L'incontro con i ricettatori, fissato per la sera il 23 novembre, coincise con il grande terremoto che devastò la regione e dunque non avvenne mai. Successivamente arriva un'altra teoria, nel 1996 Giovanni Brusca riferì che il dipinto sarebbe invece stato riconsegnato in cambio di un alleggerimento dell'applicazione dell'articolo 41 bis. Lo Stato italiano rifiutò l'offerta. Un altro pentito, Salvatore Cancemi, dichiarò che la Natività sarebbe stata esposta durante alcune riunioni della "Cupola" quale simbolo di potere e prestigio. Nuove informazioni sul destino del dipinto sono arrivate il 9 dicembre 2009, quando durante una deposizione in tribunale il pentito di mafia Gaspare Spatuzza riferisce che la Natività sarebbe stata affidata negli anni Ottanta alla famiglia Pullarà (capimafia del mandamento di Santa Maria del Gesù). I Pullarà avrebbero nascosto l'opera in una stalla fuori città, dove, senza protezione, fu rosicchiata da topi e maiali. I resti della tela sarebbero stati poi bruciati. Nel 2018, il mafioso Gaetano Grado asserisce che la tela sarebbe stata nascosta, ma all'estero: nel 1970 il boss Badalamenti l'avrebbe trasferita in Svizzera in cambio di una forte somma di franchi ad un antiquario svizzero, giunto a Palermo per definire l'affare. Grado riferisce anche che Badalamenti gli avrebbe detto che il quadro era stato scomposto per essere venduto sul mercato clandestino, infatti per questo motivo il dipinto viene chiamato "tela dei boss".

Partecipano alle indagini anche le squadre antimafia di Palermo, a breve infatti ci sarà un incontro nell'oratorio di San Lorenzo (dov'era posto il dipinto) dove saranno presenti: sindaco di Palermo, presidente della commissione antimafia di Palermo, l'arcivescovo e il senatore Pietro Grasso. Questo evento rientra nell'ambito delle manifestazioni su Palermo Capitale Della Cultura.

50 anni senza verità.

di Chiara Campana.
La natività dei santi di San Francesco d'Assisi e Lorenzo è un dipinto olio su tela realizzato dal pittore Caravaggio che racconta la nascita di Cristo, San Giuseppe ci volge le spalle ed è avvolto in uno strano manto verde,mentre i santi e le madonne hanno le fattezze degli emarginati, dei poveri che l'autore stesso aveva ben conosciuto durante il suo peregrinare e fuggire in lungo e in largo per l'Italia. La madonna ha sembianze di una donna comune con un aspetto estremamente malinconico e sopra il Bambino c'è un angelo simbolo della gloria divina.
Nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969 la tela venne trafugata dall'oratorio di San Lorenzo dov'erano assenti le misure di sicurezza. Il furto commesso dalla Mafia siciliana fu scoperto verso le tre del pomeriggio da una custode.
La tela dominava la parete sopra dell'altare maggiore, dove ora c'è una copia. A confermare i sospetti è stata recentemente la presidente della commissione parlamentare Antimafia "Rosy Bindi" presentando i risultati di un'indagine condotta dall'organismo parlamentare.
E solo dopo 50 anni dal furto per ritrovarlo ora si muove anche il Vaticano facendo partire una campagna internazionale per la ricerca dell’opera inestimabile rubata della mafia e mai più ritrovata.
Secondo gli esperti il suo valore di mercato si aggirerebbe oggi intorno ai 30 milioni di euro, ed è inoltre inserita nella lista dei dieci capolavori più ricercati dalle polizie di tutto il mondo. C'è stato un susseguirsi di teorie ad esempio : Nel 1996 Giovanni Brusca riferì che il dipinto sarebbe invece stato riconsegnato in cambio di un alleggerimento dell'applicazione dell'articolo 41 bis ma lo Stato italiano rifiutò l'offerta.
Il 9 dicembre 2009, il pentito di mafia Gaspare Spatuzza ha riferito che la Natività sarebbe stata affidata negli anni Ottanta alla famiglia Pullarà (capimafia del mandamento di Santa Maria del Gesù). I Pullarà avrebbero nascosto l'opera in una stalla fuori città, dove, senza protezione, fu rosicchiata da topi e maiali. I resti della tela sarebbero stati poi bruciati e
nel 2018,il mafioso Gaetano Grado ha dichiarato che la tela sarebbe stata nascosta,ma all'estero e nel 1970 il boss Badalamenti l'avrebbe trasferita in Svizzera in cambio di una forte somma di franchi. La storia ricostruita dalle nuove indagini rilanciate dalla Commissione parlamentare antimafia è raccontata da Riccardo Lo Verso nel suo libro "La tela dei boss" (2018).

Dopo 50 anni ancora non si sa la verità.

di Silvia La Mantia.
Rubata e sparita nel nulla da 49 anni, la celebre Natività di Michelangelo Merisi da Caravaggio portata via dall’oratorio di San Lorenzo, nel cuore storico di Palermo nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969 non è andata distrutta. È la novità che emerge dalla relazione della presidente della Commissione parlamentare antimafia nella passata legislatura, Rosy Bindi sull’inchiesta svolta dalla Commissione e che sarà presentata a Palermo. Un pentito di mafia ha raccontato che l’opera è finita in Svizzera.Qualcuno dice che il lavoro fu rubato dai feroci corleonesi per poi divenire, molti anni dopo, l’oggetto di un tentato scambio della mafia in cambio dell’alleggerimento del 41 bis, il regime di carcere duro per i detenuti mafiosi. Qualcun’altro, invece, sostiene che venne seppellito insieme ai tesori accumulati dal boss Gerlando Alberti, e quindi dimenticato in qualche oscuro forziere nascosto chissà dove. Ma c’è anche chi lo dava per distrutto: conservato maldestramente in una stalla in attesa di piazzarlo al mercato nero, divenne cibo per topi e maiali. E invece no. Il Caravaggio perduto potrebbe esistere ancora. Potrebbe fare bella mostra in qualche collezione privata, talmente esclusiva che sarebbero veramente in pochissimi quelli ammessi ad ammirarla. Oppure potrebbe essere conservato in una cassetta di sicurezza, una cassaforte nel caveau di una banca estera per celare il più esclusivo dei dipinti.

Mistero sul furto della Natività di Caravaggio.

di Marika Mancia.
Sono passati 50 anni e ancora non si sa chi ha rubato la Natività di Caravaggio. Nella notte tra il 17 e 18 Ottobre il dipinto è stato rubato dall'oratorio di San Lorenzo. Il furto, però, è stato scoperto il 18 alle tre del pomeriggio da una custode. In tutti questi anni c'è stato un susseguirsi di teorire sul furto di uno dei quadri piu famosi del famoso pittore milanese. Una teoria afferma che è stato seppellito nelle campagne di Palermo insieme a 5 chili di cocaina e ad alcuni milioni di dollari. Un'altra notizia arrivò nel 1980 dallo storico e giornalista britannico Peter Watson, il quale dichiarò che a Laviano, in provincia di Salerno, ebbe un contatto con un mercante d'arte che gli propose la Natività. Nel 1996 Giovanni Brusca riferì che il dipinto sarebbe invece stato riconsegnato in cambio di un alleggerimento dell'applicazione dell'articolo 41 bis però lo Stato italiano rifiutò l'offerta. Un altro pentito, Salvatore Cancemi, dichiarò che la Natività sarebbe stata esposta durante alcune riunioni della "Cupola" quale simbolo di potere e prestigio. Nuove informazioni sul destino del dipinto sono arrivate il 9 dicembre 2009, quando durante una deposizione in tribunale il pentito di mafia Gaspare Spatuzza riferisce che la Natività sarebbe stata affidata negli anni Ottanta alla famiglia Pullarà. I Pullarà avrebbero nascosto l'opera in una stalla fuori città, dove, senza protezione, fu rosicchiata da topi e maiali. I resti della tela sarebbero stati poi bruciati. Nel 1970 il boss Badalamenti l'avrebbe trasferita in Svizzera in cambio di una forte somma di franchi ad un antiquario svizzero. Grado riferisce anche che Badalamenti gli avrebbe detto che il quadro era stato scomposto per essere venduto sul mercato clandestino. Il dipinto è stato cercato dai carabinieri tutela patrimonio artistico, dall'FBI e dalla Polizia, ma da 50 anni a ora ancora nessuna notizia.

50 anni di incognita sul furto della “Natività” di Caravaggio.

di Emanuela Maria Schimmenti.
La Natività è un dipinto olio su tela realizzato da Caravaggio rubata e che dopo 50 non è ancora stata ritrovata.
Il furto è avvenuto nella notte tra il 17 e il 18 ottobre 1969. L’opera era custodita nell’oratorio di San Lorenzo a Palermo, il quale era privo di misure di sicurezza.
Da allora molte sono sono state le teorie che spiegavano il destino subito dall’opera.
Tra le prime troviamo che l’opera sarebbe stata seppellita nelle campagne di Palermo insieme a 5 chili di cocaina e alcuni dollari ma, nel punto indicato della campagna, non si trovò nulla.
Poi, il collaboratore di giustizia Mannoia dichiarò a Falcone che rubò lui l’opera e che nel modo di staccarla e arrotolarla, questa si sarebbe danneggiata e di conseguenza l’avrebbero distrutta. Si scoprì però che Mannoia si riferiva a un’opera di Vincenzo Da Pavia.
Nel 1996 Brusca disse che l’opera sarebbe stata riconsegnata in cambio di un alleggerimento del 41bis ma lo Stato italiano si rifiutò.
Il 9 dicembre 2009 Gaspare Spatuzza afferma che l’opera è stata affidata negli anni Ottana alla famiglia Pullarà, i quali l’avrebbero nascosta in una stalla fuori Palermo senza nessuna custodia e che di conseguenza è stata poi rosicchiata da vari animali. Infine i resti sarebbero stati bruciati.
L’ultima teoria arrivata, dichiarata nel 2018 da Gaetano Grado, dice che la tela sarebbe stata trasferita in svizzera in cambio di denaro da Badalamenti. Il quadro sarebbe stato poi scomposto e venduto nel mercato clandestino.
Il dipinto è stato inserito nella lista delle opere più ricercate dalle polizie di tutto il mondo.
La storia della tela è così interessante tanto da spingere il regista palermitano Roberto Andò ad ideare un film che racconti la storia dell’opera perduta.
Il film si intitola “Una storia senza nome” ed è stato proiettato nella Caserma Lungaro di Palermo.

Rubato il quadro di Caravaggio.


di Alice Pizzo.
In una notte di Ottobre tra il 17 e il 18 del 1969 venne rubato all'Oratorio di san Lorenzo un famosissimo dipinto,fatto olio su tela,intitolato "Navità con i santi Lorenzo e Francesco D'Assisi" di Caravaggio.Caravaggio è stato un pittore itialiano nato intorno al 1571 e morto intorno al 1610. In quest'opera venne raffigurata la nascita di Cristo,con vicino san Giovanni che da le spalle avvolto da un manto verde che parla con un personaggio che si trova dietro san Francesco D'Assis. Nel dipinto è presente pure la Madonna che ha un aspetto malinconico,si vede molto chiaramente la testa del bue mentre l'asino non si vede tanto;infine si vede un angelo,che simboleggia la gloria divina,sopra il bambino Furono molti gli uomini che diedero un contributo.

Il Caravaggio mai ritrovato.

di Alessandro Andriolo.
Esattamente 50 anni fa a Palermonella notte tra il 17 e 18 ottobre del 69' dall'Oratorio di San Lorenzo a Palermo, una tra le 10 opere più ricercate dalla polizia nel mondo è stata trafugata e oggi è ancora un mistero dove si trovi e se ancora esista ; La “Natività”, il cui valore di mercato si aggirerebbe oggi intorno ai 30 milioni di euro e che racconta la nascita di Cristo . Una delle tante teoria dice che, dopo diversi tentativi di vendita andati a vuoto probabilmente per le precarie condizioni della tela, questa sarebbe stata seppellita nelle campagne di Palermo, insieme a cinque chili di cocaina e ad alcuni milioni di dollari, dal narcotrafficante Gerlando Alberti, Ma nel luogo indicato dal pentito Vincenzo La Piana, la tela non fu trovata. Nel 1980 lo storico e giornalista britannico Peter Watson, dichiarò che a Laviano, in provincia di Salerno, ebbe un contatto con un mercante d'arte che gli propose la Natività. L'incontro con i ricettatori, fissato per la sera il 23 novembre, coincise con il grande terremoto che devastò la regione e dunque non avvenne mai. Nel 1996 Giovanni Brusca riferì che il dipinto sarebbe invece stato riconsegnato in cambio di un alleggerimento dell'applicazione dell'articolo 41 bis. Lo Stato italiano rifiutò l'offerta. Un altro pentito, Salvatore Cancemi, dichiarò che la Natività sarebbe stata esposta durante alcune riunioni della "Cupola" quale simbolo di potere e prestigio. Nel 2018, il mafioso Gaetano Grado asserisce che la tela sarebbe stata nascosta, ma all'estero: nel 1970 il boss Badalamenti l'avrebbe trasferita in Svizzera in cambio di una forte somma di franchi ad un antiquario svizzero, giunto a Palermo per definire l'affare. Grado riferisce anche che Badalamenti gli avrebbe detto che il quadro era stato scomposto per essere venduto sul mercato clandestino. La storia, come ricostruita dalle nuove indagini rilanciate dalla Commissione parlamentare antimafia della XVII legislatura, è raccontata puntualmente da Riccardo Lo Verso nel suo libro "La tela dei boss". Nonostante le variegate teorie sull'opera , ancoa non c'è stato riscontro o un legame fra le varie teorie che portassero a qualcosa di concreto .

tra Aereo dell’Ethiopian Airlines precipitato: le vittime anche 8 Italiani.

di Federica Lonatro.
Domenica mattina dopo il decollo da Addis Abeba sono morte oltre 157 persone tra cui 8 Italini al bordo del Boeing 737--800 MAX della Ethiopian Airlines che si è schiantato. Tra questi c’era anche l’assessore regionale ai beni culturali della regione Sicilia, Sebastiano Tusa: archeologo di fama internazionale «sovrintendente del Mare» della Regione, diretto in Kenya per un progetto dell'Unesco.
Nella lista dei 157 passeggeri tra cui 8 membri dell'equipaggio di 35 nazionalità diverse — tutti deceduti — figurano anche
tre bergamaschi della onlus Africa Tremila e anche due giovani donne, diretti a Nairobi, in Kenya per la quarta sessione dell'assemblea dell'Onu sull'ambiente , in programma da lunedì.
L’'aereo era decollato alle 8.38 dall'aeroporto di Bole ed è precipitato in un'area che si trova a circa 60 chilometri alle 8.44 locali. Il pilota aveva chiesto, ed ottenuto, dai controllori di volo dell'aeroporto di Addis Abeba, da dove era decollato pochi minuti prima, di tornare a terra con un atterraggio di emergenza. Era un aereo nuovo di zecca operativo da appena quattro mesi consegnato a novembre 2018. Dopo il decollo il velivolo aveva una velocita' verticale instabile. L'amministratore delegato della Ethiopian, si è recato sul posto e una foto pubblicata su Twitter lo ritrae tra i rottami del velivolo. La compagnia Ethiopian Airlines, di proprietà statale, è fra le maggiori compagnie aeree dell'Africa con una decina di milioni di passeggeri all'anno e 80 destinazioni internazionali servite. Il suo ultimo incidente di rilievo risaliva al gennaio 2010 quando un aereo era precipitato nel Mediterraneo poco dopo il decollo da Beirut, uccidendo le 90 persone a bordo. Il pilota aveva allertato i controllori di volo segnalando di «aver avuto difficoltà» e di voler tornare indietro, dopo esser partito da pochi minuti dalla capitale etiope. Aveva avuto l'autorizzazione a rientrare. «Le operazioni di soccorso e salvataggio sono state avviate e non abbiamo informazioni sul numero delle vittime o su possibili superstiti», ha fatto sapere la Ethiopian Airlines. Incerte le cause dello schianto,Secondo una ricostruzione sarebbe emerso un problema al computer di bordo, con una disperata lotta del pilota per salvare il Boeing. L'inchiesta su questo caso è comunque ancora aperta.

“12 enne si offre come ostaggio”.

di Alessandro Andriolo.
Il governo Italiano ha deciso di concedere la cittadinanza al bambino di nome Rami Shehata , il “bimbo-eroe” come è adesso conosciuto , in merito al gesto eroico che lo ha reso così famoso e a concedergli finalmente la cittadinanza italiana. Rami ha finalmente potuto ottenere la cittadinanza italiana <per merito speciale > ovvero , il suo intervento attuato sul bus in gita della scuola nel Milanese che , stava viaggiando ed è stato dirottato . il dirottatore ha immediatamente sequestrato i telefoni dei ragazzi poggiandoli sul cruscotto del bus . il primo bambino di nome Adam El Hamami ha provato a contattare le forze dell’ordine, senza successo . Rami è stato il secondo a tentare di contattare le forze dell’ordine con successo , non posando sul cruscotto il proprio cellulare , facendo credere al sequestratore il contrario,indirizzando correttamente le forze dell’ ordine al bus , perché aveva già percorso la strada “Paullese” insieme ai genitori . Così i il bus è stato salvato dalle forze dell’ordine e Rami ha ricevuto finalmente la cittadinanza .

La sfida del secolo.

di Dario Maggì.
Sabato arriverà in diretta televisiva dalla California l'annuncio ufficiale sulla ultima sfida che vedrè come protagonisti il britagnico Tyson Fury ,ma secondo il rapporto ESPN sembra che sia il tedesco Tom Schwarz (con un record di ventiquattro vittorie) il favorito. Schwarz ha battuto cinque dei suoi ultimi sei avversari prima del limite ed è campione WBO intercontinenentale ma non ha mai affrontayo mai nessuno che sia al livello di Fury ed ha combattuto solamente una sola volta fuori dal suo Paese . La sede di questa sfida tra Fury e Schwarz sarà il Thomas e Mack Center di Las Vegas e probabilmente avrà luogo giorno 15 giugno. Dopo quest'incontro sarà fattibile l'incontro per lo spareggio Tyson-Wilder. I fans aspettano da tanti mesi quest'incontro, già si respirava aria di battaglia nei precedenti incontri, ma adesso è ancora più tesa. Aspetteremo ancora qualche giorno per poter dare informazioni certe sull'attesissimo match.

Altri match importanti si svolgeranno in data 18 maggio e 1 giugno. nel primo match vedremo Wilder contro Breazeale, nel secondo vedremo Anthony Joshua contro Miller.

Ultimo: il 23enne romano che ha conquistato l’Italia intera!

di Emanuela Schimmenti.
Niccolò Morriconi, in arte Ultimo, nato a Roma il 27 gennaio 1996, è un 23enne che è riuscito a rendere il suo talento arte a disposizione di tutti.
La sua carriera comincia con l’album di esordio “Pianeti”, con il quale ha ricevuto la certificazione del “Disco d’oro Italia” e che tutt’ora si trova in top 10 nelle classifiche, pur essendo uscito circa due anni fa.
Successivamente, con il brano “Il ballo delle incertezze”, si presenta a Sanremo 2018 nella categoria “nuove proposte”, di cui ne esce poi vincitore. Riceve inoltre il premio RTL 102.5 per la miglior canzone radiofonica.
Esce il suo secondo album, “Peter Pan”, con il quale Niccolò invoglia i suoi ascoltatori a sognare e a raggiungere sempre i propri obiettivi.
Comincia il suo primo tour nelle città più importanti d’Italia e riesce a raggiungere il cuore di molte persone.
Il 2019 per Ultimo comincia sia bene che male. Si presenta nuovamente a Sanremo ma nella categoria “big”. Partecipa a questa nuova esperienza con il brano “I tuoi particolari”, scritto, per come ha detto in varie interviste, per la sua ex ragazza.
Alla fine del festival si classifica secondo. Niccolò contesta i risultati, poiché il televoto in finale, arrivato fino al 46% nei suoi riguardi, viene capovolto del tutto dai voti della giuria composta da 8 personaggi, facendo vincere Mahmood, cantautore che ha raggiunto solo il 15% del televoto.
Inoltre Ultimo contesta il comportamento dei giornalisti che hanno insultato sia lui stesso che Il Volo, gruppo che si è aggiudicato il terzo posto.
Dopo l’esperienza di Sanremo, è uscito un suo singolo, “Fateme cantà”, che sarà presente nell’album “Colpa delle favole” che prossimamente uscirà.
Ad oggi Niccolò Morriconi sta terminando il suo tempo di riposo, poiché a breve comincerà un nuovo tour le quali date sono tutte sold out.

20 mila euro di multa per il gestaccio in champions league.

di Chiara Campana.
Il gestaccio di Cristiano Ronaldo durante la partita Juventus -Atletico Madrid che riprendeva quella dell’allenatore Simeone all’andata si è conclusa con multa senza nessuna squalifica per entrambi,scampata la squalifica CR7 potrà essere così presente alla partita contro l’Ajax. Il gesto ormai ben noto è arrivato dopo il triplice fischio finale come risposta per il popolo bianconero dopo l’impresa compiuta da lui stesso.
Secondo la commissione disciplinare UEFA sarebbe stato violato l’articolo 11 che tratta la “condotta offensiva” , si sono subito scatenati i social sul verdetto e qualcuno ha addirittura fatto i calcoli su quanto tempo avrebbe impiegato Ronaldo per pagare la multa. Secondo forbes (rivista statunitense di economia e finanza) , CR7 guadagnerebbe 95 milioni di euro all’anno più tutte le sponsorizzazioni quindi , facendo un rapido calcolo il portoghese intascherebbe al giorno 10800 euro impiegando così due ore per pagare la multa.

Australia, “venerdì fluo”: i surfisti si incontrano per sensibilizzare la gente riguardo al tema della salute mentale.

di Francesca Ilarda.
Decine di persone si sono ritrovate sulla spiaggia di Bondi Beach, in prossimità di Sydney, indossando vestiti con colori appariscenti e sgargianti, attirando così l’attenzione, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema.
L’evento è stato portato avanti da OneWave, una profit che si occupa dei temi della salute mentale e che compieva 5 anni dalla sua fondazione. All’iniziativa ha anche partecipato il fondatore dell’organizzazione, Grant Trebilco.
Durante l’incontro è stato anche evidenziato quanto fosse benevolo fare attività fisica per chi soffrisse di qualche disturbo.

La delicata e complicata situazione dell’ex capitano dell’Inter

di Francesco La Mantia.
Da più di due mesi in casa Inter non si respira un’area serena, le sconfitte rimediate negli ultimi incontri del campionato di Serie A hanno visto la squadra allenata da Luciano Spalletti mostra moltissime difficoltà nel trovare la vittoria e a portare i risultati che tutti i tifosi neroazzurri sperano.Questo periodo diventa ancora più tragico quando viene a mancare l’attaccante vero, se non “il bomber di razza”che in questi lunghi sei mesi ha portato qualità all’attacco dell’Inter realizzando ben 9 reti in campionato, una di queste molto importante allo scadere dei 90 minuti di gioco nel derby contro il Milan, e 4 in Champions League.Dopo questi mesi di assoluta serenità, l’Inter nel mese di gennaio si è trovata a trattare e definire i dettagli di un’eventuale rinnovo contrattuale che lega il calciatore argentino all’inter, proprio in questo periodo entra in gioco Wanda Nara nonché moglie e procuratore di Icardi che nel momento di trattare con la società milanese ha espresso la propria richiesta di aumentare da 6 milioni a 8,5, l’ingaggio del suo assistito visto gli ottimi risultati raggiunti dall’attaccante soprattutto in ambito delle coppe Europee. L’Inter non avendo del tutto risolto i problemi legati al FairPlay finanziario, difronte a questa richiesta è scesa a compromessi e offrendo al proprio capitano un ingaggio di ben 7 milioni di euro, Wanda Nara non vedendosi rispettata la richiesta fatta durante i programmi televisivi sportivi ha rilasciato dichiarazioni che vanno a danno dell’Inter come società e soprattutto di alcuni giocatori di essa, a queste dichiarazioni si è susseguita la voglia di non giocare da parte di Mauro Icardi e di non presentarsi ai regolari allenamenti programmati dalla società.Dopo una serie di dichiarazioni l’AD G.Marotta è intervenuto sulla questione Icardi, attuando un severo provvedimento disciplinare che ha portato il giocatore argentino a perdere del tutto la fascia da capitano che negli ultimi 3 anni ha portato con onore. Anche il neo e giovane presidente Steven Zhang è intervenuto sulla questione mostrando inzialmente la propria disponibilità e apertura a trovare un compromesso per riportare in campo Icardi, dichirando di voler aggiungere 1 milione ai 7 già offerti dall’Inter per risolvere questo caso. L’assenza di Icardi ha avuto un grande peso soprattutto in partite molto importanti quali, la sfida in casa contro i tedeschi dell’Eintracht Frankfurt persa per 0-1 dai nerazzurri, altra assenza importante è stata quella nel derby di milano, una partita importante per distaccarsi proprio dai rivali in classifica, che l’inter con carattere e determinazione è riuscita a vincere 3-2.Negli ultimi giorni quasi a sorpresa Icardi ha postato sul proprio profilo Instagram.

Chi avrà voglia di passare un pomeriggio all'insegna del brivido,sarà presto accontentato.

di Gabriella Prester.
A Palermo arriva la nuova stanza enigmistica dedicata alla saga di Saw. Tutto ciò avviene in via D'Amelio n°42, dove in 60 minuti dovranno essere risolti gli enigmi per riuscire a uscire dalla "stanza al buio" e tornare con la propria squadra. Consiste in una sfida contro il tempo tra strane combinazioni e tranelli da risolvere che può essere svolto soltanto con molta concentrazione e interagendo con i propri compagni. Ci sono diverse stanze come la prigione o quella della vittoria dove potrà essere svolto questo gioco. A ideare la "stanza al buio" è stato un team di giovani composto da Silvia Stella, Federica Oddo, Mimmo Mastrantonio e Vito Russo. Per maggiori informazioni chiamare al tel. 091.7321115, sarete accolti nel migliore dei modi per passare un'ora che non dimenticherete facilmente.

24 anni fa Michael Jordan tornava in campo

di Andrea Magliolo.
Il 18 marzo 1995 Michael Jeffrey Jordan annunciava il suo ritorno in campo, dopo il suo ritiro datato ottobre 1993.
"MJ" tornò a vestire la maglia dei Chicago Bulls il giorno dopo, esattamente il 19/03/1995 sul campo della Market Square Arena. Per l'occasione michael non indossò la maglia n.23, ma una maglia n.45. utilizzata nei due anni nella carriera da giocatore di baseball. Michael preferì indossare questa maglia "anonima" n onostante il club avesse messo a disposizione la vecchia n.23.
Per celebrare il suo ritorno disse una frase che è rimasta nel cuore di tutti i fan: "i'm back". Purtroppo non ha avuto modo di tornare come ai vecchi tempi, ha avuto una serie di episodi sfortunati, ma è riuscito lo stesso a far vincere la sua squadra per altre tre stagioni. Il giocatore ha continuato dal 2001 per altre due stagioni nel club Washington Wizards restando così fino al ritiro definitivo.
MJ è ormai un simbolo premiato e ammirato, così tanto da avere un a linea di scarpe nike che porta il suo nome. le air jordan, tutt'ora in commercio. Nel 2016 è stato premiato dal presidente degli U.S.A con la Presidential Medal Of Freedom, la più alta onoreficenza per un cittadino statunitense.
Tutt'ora, nonostante la sua assenza dal mondo dello sport, è ancora ammirato e premiato da tutti.

La generazione z di Billie Ellish.

di Giulia Mancia.
Billie Ellish Pirate Baird-O’Connell è nata a Highland park il 18 dicembre del 2001
Senza aver pubblicato nemmeno il primo disco ,Billie Ellish , a soli 17 anni ha gia un successo planetario,15 milioni di follower su Instagram e concerti sold out .
Si distingue per il suo stile dark pop e per le canzoni che rispecchiano la generazione z .
I suoi brani sono da subiti stati usati in serie tv di successo come : Tredici ,TVD e PLL.
Con il suo look da rapper ,la musica rock e la sua voce angelica è riuscita a far innamorare tutti della sua musica.
Fin da bambina ha sempre avuto incubi e ha sofferto della paralisi del sonno e il suo primo disco parla appunto del distinguere i sogni dalla realta .
Billie riesce a catturare i suoi coetani grazie alle sue scene macabre e al fatto che sia autentica e che vada contro gli adulti e contro il sistema .
Per via del suo modo di pensare alternativo e del suo stile ribelle è riuscita in meno di un anno ha diventare una star globale.

Le scuole palermitane scendono in piazza per gridare no alla mafia

di Floriana Ferrante.
 Gli studenti di molte scuole di Palermo si sono radunati a Piazza Bologni, in corso Vittorio Emanuele, per dare vita all’ enorme corteo, organizzato in onore delle vittime della mafia, grazie anche alla collaborazione dell’associazione Libera.
I ragazzi hanno addobbato festoni e cartelloni con frasi contro il fenomeno mafioso, per far vedere a tutti che anche i palermitani vivono scomodamente le estorsioni mafiose e che sono in grado di ribellarsi e far sentire la propria voce; con la speranza che un giorno tutti questi gesti portino a scovare la vera mafia,che si nasconde tra la brava gente della Sicilia e che continua a sfruttare la povera gente che per via di condizioni economiche scomode vive nell’ ignoranza e quindi nella paura. I giovani del 21esimo secolo,che conoscono e sensibilizzano questo fenomeno, sono la prova schiacciante che dichiara che la mafia di un tempo ha ormai perso il suo forte influenzamento all’ interno della popolazione, che è stanca di subire soprusi.
“Il fenomeno mafioso penalizza la nostra cultura”, scrivono i ragazzi sopra un cartellone, in quanto le azioni mafiose abbiano influito tremendamente sulla nostra cultura, difatti i turisti che vengono a visitare la meravigliosa città in cui viviamo, non l’associano al verde o al mare ma alla mafia, il pregiudizio siciliano ha ormai condizionato le mentalità di tutti e tutti sappiamo quanto sia difficile distogliere le menti da un pregiudizio ormai globale.

Il 2° compleanno di Chester Bennignton dopo la sua morte.

di Marco Pulizzi. Chester Bennington nasce a Phoenix in Arizona il 20 marzo 1976. Chester purtroppo non ebbe una vita facile e infatti i suoi genitori divorziarono quando lui aveva solo 2 anni. Costretto dalla situazione difficile scelse di andare a vivere col padre, questo lo portò a cambiare molte città dell’Arizona ((Scottsdale, Tolleson, Tempe), per questo Bennington inizio a fumare marijuana all’età di 11 anni. Chester non ebbe un infanzia facile infatti oltre la separazione dei genitori, venne molestato sessualmente dai 7 ai 13 anni, da un ragazzo adolescente (che poi non denunciò perché scoprì che era a sua volta una vittima) e soffri di dipendenza da droghe pesanti come: LSD,oppio,metanfetamina. Inoltre dovette saltare dal un liceo all’altro fino a quando non si diplomò al Washington High School. Il 12 maggio 1996 diventò padre di Jaime, avuto da una relazione giovanile con Elka Brand. Lo stesso anno Bennington conobbe Samantha Marie Olit mentre lavorava ad un fast food Burger King ed il 31 ottobre successivo la sposò. Dalla loro unione è nato Draven Sebastian il 19 aprile 2002. I due hanno divorziato il 2 maggio 2005 e Bennington si è risposato il 31 dicembre successivo con la modella di Playboy Talinda Bentley. Il 16 marzo 2006 è nato il primo figlio della coppia, Tyler Lee; nello stesso anno Bennington ha adottato Isaiah (fratello di Jaime, avuto da Brand e da un altro uomo). L'11 novembre 2011 Talinda dà alla luce le gemelle Lilly e Lila. Il 20 luglio 2017 Bennington è stato trovato senza vita nella sua residenza a Palos Verdes Estates in California.[5] Secondo quanto riportato dal medico legale, il cantante si è suicidato tramite impiccagione. Bennington si è impiccato per la sua vita travagliata e per la depressione che in quel periodo era aumentata e peggiorata perché si era appena suicidato il suo caro amico Chris Cornell (anche lui morto per suicidio). Chester lascia una moglie, sei figli e milioni di persone e fan a piangere la sua morte 

Dolce e Gabbana presenta la nuova collezione.

di Marika Mancia.
“Eleganza e fatto a mano” è il nuovo motto di Dolce e Gabbana.
Lo scopo della sfilata è di elogiare l’ eleganza e la sapienza di costruire gli abiti con maestria ed accuratezza.
La nuova novità è la presenza di un presentatore che durante il corso della sfilata commenta le passerelle in italiano e inglese.
I due stilisti hanno deciso di far presentare la loro collezione da modelli professionisti e non dai millenials, modelli già apparsi nelle sfilate precedenti, con musica jazz e sensuale.
Spiccano tessuti con riferimenti religiosi , ispirazioni al “Gattopardo” e “La dolce vita” e omaggio ai due geni italiani, Michelangelo e Raffaello.
Per cominciare, alcuni abiti neri tagliati con destrezza ed estremamente eleganti e una brillante visione da insider: la combinazione tra spigato, tweed Harris, Principe di Galles e strisce tennis che avrebbe dovuto sembrare un guazzabuglio hippy, era invece straordinaria.
Il messaggio che i due stilisti vogliono lanciare con la loro nuova collezione alle nuove e vecchie generazioni è che l’eleganza non passa mai, è sempre di moda.
Questa collezione è diversa dalle altre, hanno voluto cambiare tema.

Stop alla tubercolosi.

di Silvia La Mantia.
Robert Koch nel 1882 ha scoperto il virus della tubercolosi, proclamando il 24 marzo giornata mondiale contro la malattia. Nonostante i passi avanti compiuti dalla ricerca, i decessi nel pianeta sono più di 1,5 milioni e i nuovi casi diagnosticati sono più di 9 milioni. Debellare la malattia è ancora un traguardo lontano perché il trend di discesa prosegue molto lentamente. Questo dipende non solo dal fattore sanitario ma anche da quello politico, sociali ed economici. Per la prima volta, la celebrazione contro la malattia si svolge a Palermo al palazzo dei normanni, con l obiettivo di fare il punto della situazione per prevenire e curare la tubercolosi, che ancora non è del tutto scomparsa. Il programma del convegno, oltre a presentare le attività svolte dai vari presidi italiani di stopTB in Italia e all estero, prevede anche interessanti excursus storici e culturali. Il convegno è stato preceduto ieri da una giornata di sensibilizzazione sulla tbc , che si è svolta nel liceo Benedetto Croce.

giovedì 4 aprile 2019

Ucciso Francesco Manzella con un colpo solo.

di Sofia Schiazzano.
Eʹ stato trovato questa notte il cadavere del pregiudicato Francesco Manzella, la segnalazione è arrivata da alcuni residenti che hanno sentito lo sparo. Il trentaquattrenne di Falsomiele, arrestato nel 2012 perché considerato a capo di una banda di rapinatori attiva nei pressi di Bagheria, è stato ucciso dopo la mezzanotte con un solo colpo di pistola ravvicinato alla testa mentre era a bordo di una Volkswagen grigia sulla Palermo-Sciacca all’altezza dell’istituto penitenziario Pagliarelli. Sul luogo sono intervenuti gli agenti della squadra mobile omicidi, guidata da Rodolfo Ruperti e la Scientifica. L’auto è stata trovata con la portiera del conducente aperta da cui usciva la gamba dell’uomo che probabilmente ha tentato la fuga. Al momento non sono chiare le dinamiche dell’omicidio; amici e parenti della vittima sono stati trattenuti alla Mobile per gli interrogatori proseguiti per tutta la notte.

15 panetti di hashish sul sellino.

di Sofia Schiazzano.
Arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Palermo per detenzione di sostanze stupefacenti Michele Arena, quarantasettenne palermitano, lungo corso Tukori quartiere Ballarò. Alla vista degli agenti l’uomo ha cercato di saltare i controlli fermandosi a bordo strada. Durante la perquisizione gli agenti hanno trovato 1,5 kg di hashish sotto la sella del motoveicolo sprovvisto di assicurazione. Il veicolo e la sostanza stupefacente sono stati posti sotto sequestro. Il conducente, privo di patente, è stato portato all’istituto carcerario “Antonio Lorusso”( ex Pagliarelli) e trattenuto a seguito della convalida dell’arresto.

Omicidio sulla Palermo-Sciacca. La vittima è Francesco Manzella.

di Pietro Gentile.
L’uomo ucciso nella notte è Francesco Manzella, 34 anni, abitava a Falsomiele con precedenti per furti e rapine. L’omicidio sarebbe avvenuto sull’autostrada Palermo-Sciacca, di fronte al carcere Pagliarelli .
Il cadavere è stato trovato su una polo Volkswagen grigia, a segnalare l’accaduto sono state alcune persone residenti li vicino.
L’auto è stata ritrovata con gli stop accesi e con lo sportello lato guidatore aperto, segno che probabilmente la vittima conosceva il suo omicida o stava tentando di scappare.
L’omicidio è avvenuto quattro giorni dopo un altro fatto di sangue, ovvero l’agguato dello Zen dove hanno perso la vita Antonio e Giacomo Lupo. Per questo omicidio avrebbe confessato un giocane di 26 anni, Giovanni Colombo.

Francesco Manzella ucciso di fronte al carcere Pagliarelli.

di Morena Mortillaro.
Si torna a sparare dopo appena quattro giorni a Palermo. Questa volta teatro dell’omicidio è Falso miele a pochi passi dal carcere di Pagliarelli. Un uomo di trentaquattro anni è stato trovato all’interno della sua auto, una Polo Volkswaghen di colore grigio, poco dopo la mezzanotte.
A dare l’allarme alcuni residenti che hanno visto l’auto in sosta con lo sportello aperto lato guidatore. In poco tempo sono arrivate diverse pattuglie della Squadra mobile insieme ai colleghi della Scientifica che hanno ispezionato l’area, con l’ausilio di grandi lanterne, alla ricerca di qualche dettaglio.
Le prime ipotesi della polizia sono state quelle che forse la vittima aveva già programmato un appuntamento con chi ha causato l’omicidio oppure stava tentando di fuggire e per questo lo sportello sarebbe rimasto aperto. Ma sono ancora tutte delle ipotesi.
Per quanto riguarda il profilo della vittima, Francesco Manzella aveva già commesso dei reati per rapina e furti.
Le indagini continuano, gli agenti della Squadra Mobile stanno cercando di dare un nome e un volte all’assassino. Per tutta la notte amici e parenti sono stati ascoltati alla Mobile.

1,5 kg di hashish sotto la sella della moto.

di Mirko Buscemi.
Arena Michele è stato fermato dai militari dell’Arma che giravano per corso Tukory e che sono stati insospettiti dai movimenti dell’uomo che accostava al ciglio della strada per sottrarsi al controllo da parte delle forze dell’ordine.
Dopo una perquisizione i militari hanno scoperto 15 panetti dal peso complessivo di 1,5 kg nel portaoggetti sotto la sella della motocicletta dell’uomo che si è in seguito scoperto essere sprovvisto di patente per via di un precedente ritiro di quest’ultima da parte delle forze dell’ordine, inoltre la motocicletta si è scoperta essere senza assicurazione, dunque per questi 3 motivi, ma principalmente per l’accusa di spaccio l’uomo è stato portato presso la casa circondariale “Antonio Lorusso” per completare le formalità di rito e convalidare l’arresto, ed è stato successivamente portato in carcere dove viene tutt’ora trattenuto.

Omicidio nella notte a Palermo.

di Mirko Buscemi.
Il 34enne Francesco Manzella è stato assassinato nella notte all’interno della sua auto, l’uomo aveva precedenti penali e si pensa conoscesse il suo assalitore per delle prove trovate dalla polizia, come ad esempio la portiera dell’auto aperta.
Francesco Manzella è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa ed è stato ritrovato dalla polizia dopo una segnalazione avvenuta dai residenti della zona che hanno sentito gli spari, il cadavere era dal lato del guidatore dell’auto dell’uomo che era posteggiata in Via Gaetano Costa e che ha insospettito le persone che abitano la per via delle luci accese e del piede del cadavere che sporgeva dallo sportello aperto.
La polizia non è ancora riuscita ad identificare l’omicida ma è tutt’ora alla ricerca di elementi che possano portare sulle sue tracce e si sta impegnando per risolvere il caso che è però per ora ancora un mistero.
Sul caso si sa hanno poche informazioni, ma si pensa che l’uomo stesse aspettando il suo assalitore, per via dell’auto che sembrava apparentemente in una situazione di sosta.

Ucciso trentaquattrenne con precedenti penali.

di Marika Mancia.
Nella notte è stato ritrovato a bordo di una Polo Volkswagen sulla statale Palermo-Sciacca un giovane di 34 anni, Francesco Mandella.
Il giovane aveva già precedenti penali, furto e rapina, e nel 2012 è stato arrestato in quanto capo di un gruppo di rapinatori che ha colpito Bagheria.
La vittima è stata ritrovata con un colpo di pistola alla testa e con un piede fuori dallo sportello.
L'auto aveva i fari accesi, quindi si può ipotizzare che era in sosta.
Sul posto sono intervenuti la Scientifica, la polizia e la Squadra Mobile.
La Scientifica ha iniziato a perquisire la macchina , la squadra Omicidi ha iniziato ad interrogare i residenti delle case circostanti e la Sqadra Mobile a controllare le telecamere di videosorveglianza.
La polizia ha iniziato a formulare le prime ipotesi: il killer era con lui in macchina o gli ha teso un'agguato?

Omicidio in via gaetano costa. La vittima è Francesco Manzella

di Giulia Mancia.
La scorsa notte ,in via Gaetano Costa nella strada statale Palermo-Sciacca , a bordo di una Polo Volkswagen è stato trovato il corpo di un uomo senza vita .
L'uomo è Francesco Manzella,34 anni ,ucciso con un colpo di pistola alla testa.
I residenti della zona subito dopo aver sentito gli spari hanno informato le forze dell ordine che si sono diretti sul luogo.
La polizia Scientifica e la Omicidi appena giunti sul posto hanno perlustrato l’area e avanzato le prime ipotesi. Tra queste potrebbe esserci quella che Manzella conosceva la vittima e ciò spiegherebbe il ritrovamento della portiera lato guidatore aperta. Le indagini vanno avanti a 360 gradi, già alcuni amici e familiari sono stati condotti alla Mobile per esser interrogati. La vittima aveva precedenti penali per furto e rapina.

Omicidio a Falsomiele, ucciso da un colpo di pistola Francesco Manzella

di Giorgia Toscano.
Dopo mezzanotte Francesco Manzella, pregiudicato 34enne,è stato trovato morto ucciso da un colpo di pistola alla nuca.
Il pregiudicato si trovava all’interno della sua Polo Volkswagen, ritrovata sulla statale Palermo-Sciacca in direzione del carcere Pagliarelli.
La segnalazione dell’accaduto è arrivata dopo la mezzanotte dai residenti della zona che avevano sentito gli spari.
Gli agenti hanno trovato lo sportello aperto e una gamba dell’ uomo fuori dall’auto; sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra mobile, il medico legale e il Pubblico ministero.
Francesco Manzella aveva precedenti penali per reati al patrimonio, furti e rapine in villa; nel 2012 è stato arrestato per aver rapinato più volte insieme alla sua banda, di cui è capo, nella zona di Bagheria.
Per tutta la notte alla Mobile di Palermo sono andati avanti gli interrogatori di parenti e amici della vittima.

Un colpo di pistola nella notte uccide Francesco Manzella.

di Gaia Bellomonte.
E’ successo in tarda notte, il ritrovamento dell’uomo Palermitano nella sua auto sulla strada Palermo-Sciacca. L’auto aveva ancora le quattro frecce accese quando la polizia è arrivata sul luogo del delitto e l’uomo era senza vita nel sedile di guida. La vittima è Francesco Manzella, un palermitano con reati alle spalle. L’uomo era accusato di violente rapine e di essere a capo di una banda di rapinatori molto attivi nel palermitano. Gli agenti della scientifica affiancati dai colleghi della omicidi hanno controllato il luogo del crimine arrivando alle prime ipotesi di colpevole grazie anche alle testimonianze degli abitanti della zona, è sicuramente il curriculum da rapinatore ricollegabile al movente dell’assassinio.

Omicidio di fronte il carcere Pagliarelli.


di Gabriella Prester.
Questa notte è stato trovato morto Francesco Manzella, 34 anni, pregiudicato. Il cadavere è stato ritrovato dopo mezza notte all’interno di una Polo Wolkswagen in via Gaetano Costa, di fronte il carcere Pagliarelli di Palermo. Sul posto è intervenuta la Polizia, la Scientifica e la Squadra mobile. Il veicolo è stato trovato sul ciglio della strada con i fari accesi, data la posizione della macchina si pensava che fosse in sosta. Il cadavere si trovava sul sedile lato guidatore. Gli agenti della scientifica, affiancati dai colleghi della omicidi, hanno ispezionato l’auto arrivando alle prime ipotesi di colpevole ricavando indizi dai residenti della zona. La vittima aveva già dei precedenti penali nonché capo banda di rapinatori, ciò potrebbe essere legato all’assassinio.

Etichetta:

"Ultimo è una condizione in cui ancora mi sento. Io canto per gli "Ultimi"

di Giorgia Toscano. Nicolò Moriconi in arte Ultimo,è uno dei giovani cautatori italiani più popolari di sempre. Dopo il suo esordio a San...