Etichette

venerdì 22 marzo 2019

Omicidio sulla Palermo-Sciacca,muore un 34 enne.

di Alessandra Mancino.
Ucciso con un colpo di pistola alla testa Francesco Manzella, 34enne,palermitano di Falsomiele. L'uomo è stato trovato morto dai carabinieri dentro la sua auto, una polo Volkswagen, ritrovata sulla statale Palermo-Sciacca in direzione del carcere Pagliarelli. La segnalazione è arrivata dai residenti del posto dopo aver sentito gli spari. L' auto è stata trovata con gli stop accessi e con lo sportello lato conducente aperto. La vittima non ha segni di percosse sul corpo.Non sarebbero stati esplosi altri colpi e anche la macchina è intatta. Il corpo dell'uomo è stato trovato all'interno dell'auto ma con una gamba al di fuori dello sportello e ciò farebbe presumere che la vittima avrebbe tentato di fuggire. 

Manzella si trovava fuori dall'auto, ciò fa pensare che l'uomo abbia tentato in vano di fuggire. Gli agenti stanno cercando di ricostruire la dinamica dell'omicidio e sono alla ricerca di immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona per cercare di trovare l'assassino dell' uomoPer tutta la notte alla Squadra mobile  sono proseguiti gli interrogatori di parenti,  amici e conoscenti della vittima.

Nasconde un chilo e mezzo di hashish sotto la sella dello scooter, arrestato 46enne.

di Alessandra Mancino.
In manette Michele Arena , 46 anni, arrestato dai carabinieri a Palermo per detenzione di sostanze stupefacenti. In particolare si tratta di quindici panetti di hashish del peso di un chilo e mezzo.
L'uomo è stato fermato dai carabinieri nei pressi di corso Tukory, sottoposto a perquisizione è stato trovato  con lo stupefacente  nascosto sotto il sellino del suo scooter.

Successivamente gli uomini dell'Arma hanno scoperto che il mezzo era  sprovvisto di assicurazione.
Il 46enne è stato portato presso casa circondariale “Antonio Lorusso”,ex Pagliarelli, così come disposto dall’ Autorità Giudiziaria. A seguito della convalida dell’arresto è
stato trattenuto in carcere.

Omicidio sulla Palermo-Sciacca. La vittima è Francesco Manzella.

di Piero Gentile.
L’uomo ucciso nella notte è Francesco Manzella, 34 anni, abitava a Falsomiele con precedenti per furti e rapine.
L’omicidio sarebbe avvenuto sull’autostrada Palermo-Sciacca, di fronte al carcere Pagliarelli .
Il cadavere è stato trovato su una polo Volkswagen grigia, a segnalare l’accaduto sono state alcune persone residenti li vicino.
L’auto è stata ritrovata con gli stop accesi e con lo sportello lato guidatore aperto, segno che probabilmente la vittima conosceva il suo omicida o stava tentando di scappare.
L’omicidio è avvenuto quattro giorni dopo un altro fatto di sangue, ovvero l’agguato dello Zen dove hanno perso la vita Antonio e Giacomo Lupo. Per questo omicidio avrebbe confessato un giocane di 26 anni, Giovanni Colombo.

Francesco Manzella ucciso di fronte al carcere Pagliarelli.

di Morena Mortillaro.
Si torna a sparare dopo appena quattro giorni a Palermo. Questa volta teatro dell’omicidio è Falso miele a pochi passi dal carcere di Pagliarelli. Un uomo di trentaquattro anni è stato trovato all’interno della sua auto, una Polo Volkswaghen di colore grigio, poco dopo la mezzanotte.
A dare l’allarme alcuni residenti che hanno visto l’auto in sosta con lo sportello aperto lato guidatore. In poco tempo sono arrivate diverse pattuglie della Squadra mobile insieme ai colleghi della Scientifica che hanno ispezionato l’area, con l’ausilio di grandi lanterne, alla ricerca di qualche dettaglio.
Le prime ipotesi della polizia sono state quelle che forse la vittima aveva già programmato un appuntamento con chi ha causato l’omicidio oppure stava tentando di fuggire e per questo lo sportello sarebbe rimasto aperto. Ma sono ancora tutte delle ipotesi. Per quanto riguarda il profilo della vittima, Francesco Manzella aveva già commesso dei reati per rapina e furti.
Le indagini continuano, gli agenti della Squadra Mobile stanno cercando di dare un nome e un volte all’assassino. Per tutta la notte amici e parenti sono stati ascoltati alla Mobile.

Omicidio nella notte a Palermo.

di Mirko Buscemi.
Il 34enne Francesco Manzella è stato assassinato nella notte all’interno della sua auto, l’uomo aveva precedenti penali e si pensa conoscesse il suo assalitore per delle prove trovate dalla polizia, come ad esempio la portiera dell’auto aperta.
Francesco Manzella è stato ucciso con un colpo di pistola alla testa ed è stato ritrovato dalla polizia dopo una segnalazione avvenuta dai residenti della zona che hanno sentito gli spari, il cadavere era dal lato del guidatore dell’auto dell’uomo che era posteggiata in Via Gaetano Costa e che ha insospettito le persone che abitano la per via delle luci accese e del piede del cadavere che sporgeva dallo sportello aperto. La polizia non è ancora riuscita ad identificare l’omicida ma è tutt’ora alla ricerca di elementi che possano portare sulle sue tracce e si sta impegnando per risolvere il caso che è però per ora ancora un mistero. Sul caso si sa hanno poche informazioni, ma si pensa che l’uomo stesse aspettando il suo assalitore, per via dell’auto che sembrava apparentemente in una situazione di sosta.

Ucciso trentaquattrenne con precedenti penali.


di Marika Mancia.
Nella notte è stato ritrovato a bordo di una Polo Volkswagen sulla statale Palermo-Sciacca un giovane di 34 anni, Francesco Mandella.
Il giovane aveva già precedenti penali, furto e rapina, e nel 2012 è stato arrestato in quanto capo di un gruppo di rapinatori che ha colpito Bagheria.La vittima è stata ritrovata con un colpo di pistola alla testa e con un piede fuori dallo sportello.
L'auto aveva i fari accesi, quindi si può ipotizzare che era in sosta. Sul posto sono intervenuti la Scientifica, la polizia e la Squadra Mobile. La Scientifica ha iniziato a perquisire la macchina , la squadra Omicidi ha iniziato ad interrogare i residenti delle case circostanti e la Sqadra Mobile a controllare le telecamere di videosorveglianza.
La polizia ha iniziato a formulare le prime ipotesi: il killer era con lui in macchina o gli ha teso un'agguato?

Omicidio in via Gaetano Costa. La vittima è Francesco Manzella.

di Giulia Mancia.
La scorsa notte ,in via Gaetano Costa nella strada statale Palermo-Sciacca , a bordo di una Polo Volkswagen è stato trovato il corpo di un uomo senza vita .
L'uomo è 
Francesco  Manzella,34 anni ,ucciso con un colpo di pistola alla testa.
I residenti della zona subito dopo aver sentito gli spari hanno informato le forze dell ordine che si sono diretti sul luogo.
La polizia Scientifica e la Omicidi appena giunti sul posto hanno perlustrato l’area e avanzato le prime ipotesi. Tra queste potrebbe esserci quella che Manzella conosceva la vittima e ciò spiegherebbe il ritrovamento della portiera lato guidatore aperta. Le indagini vanno avanti a 360 gradi, già alcuni amici e familiari sono stati condotti alla Mobile per esser interrogati. La vittima aveva precedenti penali per furto e rapina.

La vittima di 34 anni aveva precedenti per furto e rapina.

di Giorgia Toscano.
Dopo mezzanotte Francesco Manzella, pregiudicato 34enne,è stato trovato morto ucciso da un colpo di pistola alla nuca.
Il pregiudicato si trovava all’interno della sua Polo Volkswagen, ritrovata sulla statale Palermo-Sciacca in direzione del carcere Pagliarelli.
La segnalazione dell’accaduto è arrivata dopo la mezzanotte dai residenti della zona che avevano sentito gli spari.
Gli agenti hanno trovato lo sportello aperto e una gamba dell’ uomo fuori dall’auto; sul posto sono intervenuti gli agenti della squadra mobile, il medico legale e il Pubblico ministero.
Francesco Manzella aveva precedenti penali per reati al patrimonio, furti e rapine in villa; nel 2012 è stato arrestato per aver rapinato più volte insieme alla sua banda, di cui è capo, nella zona di Bagheria.
Per tutta la notte alla Mobile di Palermo sono andati avanti gli interrogatori di parenti e amici della vittima.

Un colpo di pistola nella notte uccide Francesco Manzella.

di Gaia Bellomonte.
E’ successo in tarda notte, il ritrovamento dell’uomo Palermitano nella sua auto sulla strada Palermo-Sciacca. L’auto aveva ancora le quattro frecce accese quando la polizia è arrivata sul luogo del delitto e l’uomo era senza vita nel sedile di guida. La vittima è Francesco Manzella, un palermitano con reati alle spalle. L’uomo era accusato di violente rapine e di essere a capo di una banda di rapinatori molto attivi nel palermitano. Gli agenti della scientifica affiancati dai colleghi della omicidi hanno controllato il luogo del crimine arrivando alle prime ipotesi di colpevole grazie anche alle testimonianze degli abitanti della zona, è sicuramente il curriculum da rapinatore ricollegabile al movente dell’assassinio.

Omicidio di fronte il carcere Pagliarelli.

di Gabriella Prester.
Questa notte è stato trovato morto Francesco Manzella, 34 anni, pregiudicato. Il cadavere è stato ritrovato dopo mezza notte all’interno di una Polo Wolkswagen in via Gaetano Costa, di fronte il carcere Pagliarelli di Palermo. Sul posto è intervenuta la Polizia, la Scientifica e la Squadra mobile. Il veicolo è stato trovato sul ciglio della strada con i fari accesi, data la posizione della macchina si pensava che fosse in sosta. Il cadavere si trovava sul sedile lato guidatore. Gli agenti della scientifica, affiancati dai colleghi della omicidi, hanno ispezionato l’auto arrivando alle prime ipotesi di colpevole ricavando indizi dai residenti della zona. La vittima aveva già dei precedenti penali nonché capo banda di rapinatori, ciò potrebbe essere legato all’assassinio.

Ucciso Francesco Manzella con un colpo solo.


di Sofia Schiazzano.
Eʹ stato trovato questa notte il cadavere del pregiudicato Francesco Manzella, la segnalazione è arrivata da alcuni residenti che hanno sentito lo sparo.
Il  trentaquattrenne di Falsomiele, arrestato nel 2012 perché considerato a capo di una banda di rapinatori attiva nei pressi di Bagheria, è stato ucciso dopo la mezzanotte con un solo colpo di pistola ravvicinato alla testa mentre era a bordo di una Volkswagen grigia sulla Palermo-Sciacca all’altezza dell’istituto penitenziario Pagliarelli. Sul luogo sono intervenuti gli agenti della squadra mobile omicidi, guidata da Rodolfo Ruperti e la Scientifica. L’auto è stata trovata con la portiera del conducente aperta da cui usciva la gamba dell’uomo che probabilmente ha tentato la fuga. Al momento non sono chiare le dinamiche dell’omicidio; amici e parenti della vittima sono stati trattenuti alla Mobile per gli interrogatori proseguiti per tutta la notte.

Francesco Manzella ucciso di fronte al carcere Pagliarelli.


di Morena Mortillaro.
Si torna a sparare dopo appena quattro giorni a Palermo. Questa volta teatro dell’omicidio è Falso miele a pochi passi dal carcere di Pagliarelli. Un uomo di trentaquattro anni è stato trovato all’interno della sua auto, una Polo Volkswaghen di colore grigio, poco dopo la mezzanotte. A dare l’allarme alcuni residenti che hanno visto l’auto in sosta con lo sportello aperto lato guidatore. In poco tempo sono arrivate diverse pattuglie della Squadra mobile insieme ai colleghi della Scientifica che hanno ispezionato l’area, con l’ausilio di grandi lanterne, alla ricerca di qualche dettaglio.
Le prime ipotesi della polizia sono state quelle che forse la vittima aveva già programmato un appuntamento con chi ha causato l’omicidio oppure stava tentando di fuggire e per questo lo sportello sarebbe rimasto aperto.

Ma sono ancora tutte delle ipotesi. 

Per quanto riguarda il profilo della vittima, Francesco Manzella aveva già commesso dei reati per rapina e furti.Le indagini continuano, gli agenti della Squadra Mobile stanno cercando di dare un nome e un volte all’assassino. Per tutta la notte amici e parenti sono stati ascoltati alla Mobile.

Si ritorna a sparare per le strade di Palermo.

di Francesco La Mantia.
Francesco Manzella, uomo di 34 anni è stato trovato morto alle 4:00 del mattino a bordo di un auto accostata di fronte il carcere Pagliarelli, nel quartiere di Falsomiele. Sul posto è intervenuta la polizia scientifica che ha trovato la vettura, una Polo Volkswagen con gli stop accesi e lo sportello aperto, al termine delle analisi sui rilievi ha constatato che ha causare il decesso dell’uomo sono stati due colpi di pistola nella testa.A dare l’allarme sono stati alcuni residenti che hanno sentito intorno all’una di notte dei colpi di pistola e hanno chiamato immediatamente la polizia. Francesco Manzella aveva già precedenti per furto e rapina, una ricostruzione ancora non certa sosterrebbe che la vittima abbia tentato di scendere dall’auto per scappare.
Sono molti gli interrogativi che in queste ore affollano la testa degli investigatori probabilmente la vittima conosceva il suo assassino.Sono passati appena quattro giorni da un altro fatto di sangue, ovvero il duplice omicidio di Antonio e Giacomo Lupo avvenuto tra i padiglioni del quartiere Zen 2. 
In quest’occasione il cerchio si è chiuso non appena il presunto killer, Giovanni Colombo si è costituito accompagnato dal suo avvocato al Comando provinciale dei carabinieri e successivamente è stato portato alla squadra mobile di Palermo, titolare delle indagini.
Si ci chiede se vi sia un possibile collegamento tra questi fatti e se questa scia di sangue può trovare una causa legata allo spaccio di                                              droga.

Conosceva probabilmente il suo assassino. Francesco Manzella trovato morto in via Gaetano Costa.


di Francesca Ilarda.

Nella notte sulla strada statale Palermo-Sciacca è stata trovata un’automobile con le luci accese accostata lateralmente, dentro c’era il cadavere di Francesco Manzella, ucciso con un colpo netto di pistola alla testa. Sul posto si soffermano volanti di Squadra mobile, polizia e Scientifica.
Gli agenti della scientifica iniziano a fare le prime ipotesi insieme ai loro colleghi della omicidi osservando il veicolo con i loro attrezzi. Si pensa che l’uomo conoscesse l’assassino visto la posizione dell’auto ferma lateralmente, portiera aperta e il piede del cadavere che fuori usciva dalla macchina. Francesco aveva precedenti per rapina, furto e altri reati. Nel 2012 venne arrestato per essere stato ritenuto il capo di un banda di rapinatori che operarono nella zona di Bagheria. Secondo gli investigatori avrebbero agito in due momenti in uno avrebbero picchiato, imbavagliato e chiuso dentro lo sgabuzzino i padroni di casa per poi aprire la cassaforte e rubare il contenuto. Nel 2016 inoltre fu sorpreso a rubare nel Park Hotel di Aquino.
In queste ore la polizia sta lavorando per visionare i video delle telecamere di sorveglianza e scoprire chi è l’assassino di Manzella. La famiglia è stata subito chiamata in questura per rispondere alle domande.

Omicidio notturno a Palermo!

di Dario Maggì.
Dopo mezza notte è avvenuto l’omicidio di Francesco Manzella , trentaquattro anni , l’uomo inoltre aveva avuto dei precedenti penali . L’omicidio è avvenuto tra la Palermo Sciacca. L’ uomo è stato ucciso all’interno della sua macchina (una Polo Volkswagen). Inoltre si ipotizza che l’assassino si conosceva con la vittima perché lo sportello della era macchina aperto . L’uomo è stato ucciso con un colpo di pistola in testa . Il giorno dopo si è la squadra mobile , il medico legale e il magistrato notturno precisamente nella zona del Pagliarelli dove è stato ritrovato il corpo della vittima.

Assassino nella notte a Palermo.

di Chiara Di Gregorio.
Omicidio nella notte a Palermo, nel quartiere Falsomiele a pochi passi dal carcere Pagliarelli. La vittima è Francesco Manzella, 34 anni trovato dentro la sua auto ucciso da un colpo di pistola. L'uomo aveva già alcuni precedenti per rapina e vari reati contro il patrimonio, era infatti, considerato un capo banda. Gli agenti hanno trovato il cadavere a bordo di una Polo Volkswagen con lo sportello aperto dal lato del conducente segno che l'uomo con ogni probabilità stava tentando di fuggire .I poliziotti stanno visionando le immagini dei sistemi di videosorveglianza nella zona per cercare di dare un volto e un nome all'assassino.
Intanto già dalla notte sono andati avanti gli interrogatori di amici e parenti della vittima. Le indagini sono condotte dalla SquadraMobile di Palermo, guidata da Rodolfo Ruperti.

Uomo ucciso con un colpo in testa nella notte.

di Chiara Campana.
Un uomo di 34 anni Francesco Manzella (con precedenti penali di furto) , è stato ucciso nel corso della notte nei pressi di Falsomiele dopo una telefonata, a lanciare l’allarme sono stati sono stati i residenti che hanno sentito intorno all’una alcuni spari.
Il cadavere è stato trovato a bordo di una Polo Volkswagen sulla strada statale Palermo-Sciacca.
Gli agenti stanno ancora ricostruendo la vicenda ,è stato trovato lo sportello del conducente aperto e una gamba dell’uomo fuori dall’auto, da questo si deduce come la vittima abbia provato a fuggire prima del colpo di pistola e da un presunto appuntamento con il suo assassino.
Il presunto assassino, Giovanni Colombo, si è costituito dichiarando che ha sparato per difendersi dopo una lite scoppiata tra i padiglioni.

Morto Francesco Manzella.

di Alice Pizzo
In una notte di Marzo sull’autostrada Palermo-Sciacca Francesco Manzella,34 enne di Falsomiele, è stato trovato dalla polizia privo di vita nella sua automobile, una Volswaghen di colore grigio. L’omicidio è avvenuto intorno a mezzanotte, quando la polizia si è trovata davanti una scena inquietante. Manzella sarebbe stato ammazzato con un solo colpo di pistola alla testa, probabilmente colui che ha commesso questo omicidio conosceva perfettamente la vittima. Manzella forse già sapeva di essere di troppo e di conseguenza si sarebbe aspettato da un momento all’altro che qualcuno lo avrebbe eliminato; infatti nella sua automobile è stato trovato lo sportello dalla parte del guidatore aperto, probabilmente si era accorto che qualcuno lo stava seguendo. La polizia non è ancora riuscita a capire chi ha commesso questo omicidio ma i familiari come alcuni amici sono stati subito interrogati. Decisive saranno i riscontri effettuati dalla polizia scientifica, l’autopsia sul corpo della vittima e la ricerca di eventuali videocamere in zona.

lunedì 18 marzo 2019

15 panetti di hashish sequestrati a un quarantenne.

di Silvia La Mantia.
Un uomo di 46 anni, Arena Michele, è stato arrestato dai carabinieri di Palermo per possesso di 1,5 kg di hashish sotto la sella del motociclo. I militari dell’ arma si trovavo presso corso Tukori e notato l’uomo a bordo del motociclo, l’hanno sottoposto a dei controlli sequestrandogli la sostanza stupefacente .L’uomo era diretto verso la casa di Antonio Lorusso, inoltre era privo di assicurazione e non possedeva la patente. a seguito della convalida dell’arresto è stato trattenuto in carcere.

Motorino che trasporta 1,5kg di hashish.

di Morena Mortillaro.
Arrestato dai carabinieri, Michele Arena, palermitano di circa 45-46 anni. Responsabile di un reato per spaccio di sostanza stupefacente. I carabinieri transitavano la strada lungo il corso tukory, avevano avvistato l’uomo a bordo di un motorino che tentò di scappare alla loro vista. L’hanno preso e sottoposto a controllo e perquisizione, trovando un numero esatto di 15 pacchi, di sostanza stupefacente di “ hashish”, in tutto aveva un peso di 1,5kg. Hanno sequestrato i pacchi di sostanze stupefacenti. Anche il motorino è stato preso e sequestrato dai carabinieri, poiché il guidatore era privo di patente e assicurazione. Dopo aver fatto le pratiche e la documentazione dell’uomo, è stato condotto al carcere pagliarelli, cosi’ come richiesto dal giudice. In seguito al consenso dell’arresto, l’uomo è stato trattenuto in carcere.

Piraino al Regina Margherita.


di Mirko Buscemi.
Il liceo Regina Margherita ed il liceo Benedetto Croce si sono riuniti nell’aula teatro del primo liceo per una manifestazione contro la mafia gestita dal imprenditore Piraino che ha raccontato la sua storia ed ha spiegato come la mafia sia arrivata nel suo ufficio facendo uscire tutti i suoi dipendenti e successivamente minacciandolo imponendogli anche il famoso “pizzo” da pagare.
L’imprenditore ha spiegato agli alunni come non solo lui si sia rifiutato di pagare il pizzo ma anche come sia andato subito dalle forze dell’ordine a denunciare l’atto.

In giro con l’hashish per le vie di palermo.


di Marco Pulizzi.
I carabinieri del nucleo radiomobile di Palermo hanno arrestato Arena Michele classe 1972. I carabinieri si erano accorti lungo corso Tukory a Ballaro’ di un motociclo “sospetto”. L’uomo a cercato di sottrarsi al controllo e si fermava lungo i marciapiedi. I militari sono riusciti a fermarlo e a perquisire l’uomo. Sono stati trovati ben 15 panetti di hashish per un peso di 1,5kg. La sostanza è stata sottoposta a sequestro. Inoltre i militari hanno sottoposto a controllo anche il motociclo portato dall’Arena, dato che non possedeva la patente di guida, in piu’ il mezzo è risultato essere senza assicurazioni, l’uomo è stato portato e trattenuto in carcere.

Nascondeva hashish sotto la sella dello scooter, un chilo e mezzo di droga.

di Giulia Ficano.
Arrestato Arena Michele per fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Fu bloccato dai carabinieri in corso Tukory, nella zona di Ballarò. Quando le forze dall'ordine si sono trovate di fronte il sospettato, quest’ultimo ha cercato di scappare confermando i sospetti.
È stata eseguita una perquisizione necessaria che ha permesso di scoprire ben quindici panetti di hashish nascosti nella sella del motociclo con cui si spostava, i quali sono stati subito dopo sequestrati. In più l’uomo non era a possesso di patente, la quale gli era stata sospesa e il mezzo non aveva assicurazione.
Al 46 enne sono state aperte le porte del carcere Pagliarelli.

1,5 kg di hashish nel sottosella di un motorino.

di Gaia Bellomonte.
E’ nel quartiere di Ballarò a Palermo che avviene l’arresto di Arena Michele, 45 anni, per il ritrovamento di ben 15 panetti (1,5 kg) di hashish nel sotto sella nel suo motorino. Sono stati i militari che transitavano nella zona a notare i tentativi dell’uomo di sottrarsi ai controlli , che si fermava ripetutamente a bordo strada alla vista delle forze dell’ordine. Durante la perquisizione, i carabinieri, hanno trovato oltre alle sostanze stupefacenti, subito sequestrate, irregolarità anche nel mezzo che è stato posto a sequestro a causa della mancanza di copertura assicurativa e della patente di guida del conducente. L’uomo, come da rito, è stato portato e trattenuto in carcere.

Palermo, arresto per quasi 2 KG di Hashish.


 
di Francesca Ilarda.
I carabinieri arrestano un palermitano di classe 1972 a Ballarò, Arena Michele, responsabile di contenere sotto la sella del suo motorino sostanze stupefacenti. I carabinieri lo hanno subito notato quando decide di fermarsi a bordo della strada per saltare i controlli. Durante la requisizione i Carabinieri trovano sotto la sella del motorino 15 panetti contenenti 1,5 KG di Hashish. La sostanza stupefacente è stata sottratta al proprietario. Le forze dell’ordine hanno inoltre posto ai controlli il veicolo, in vista che alla richiesta della patente l’uomo non la possedeva, ed il veicolo era anche privo di assicurazione. A seguito di ciò i carabinieri hanno proseguito all’arresto.

Palermitano arrestato per possesso di 1,5 kg di hashish.

di Federica Lonatro.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo hanno arrestato l’uomo Palermitano Arena Michele di 46 anni per spaccio con tanto di sostanze stupefacenti.
Lungo corso Tukory, i militari dell’Arma mentre stavano transitando nel quartiere di Ballarò, hanno notato che l’uomo sopra un motorino in vista dei militari, per evitare che lo perquisissero si è fermato a bordo della strada.
I carabinieri controllandolo e perquisendolo hanno trovato sotto la sella 15 panetti di sostanza stupefacente del tipo “hashish” di 1,5 kg.
La sostanza stupefacente è stata poi sottoposta a sequestro cosi come il motoveicolo perché il conducente era privo di patente di guida e sprovvisto di copertura assicurativa.
L’arrestato è stato condotto presso “Antonio Lorusso” noto oggi come Pagliarelli, disposto dall’Autorità Giudiziaria.

Sequestrati 1.5kg di hashish, arrestato 46enne


di Chiara Di Gregorio.
L'uomo in questione si chiama Arena Michele e ha 46 anni. Andava in giro per Ballarò con 1,5kg di hashish sotto la sella del motociclo, ed era diretto come di rito presso la casa di Antonio Lorusso. I carabinieri del Nucleo Radiomobile di Palermo transitavano lungo corso Tukory e notavano l'uomo in un motociclo, perquisendolo i militari hanno trovato 15 panetti della sostanza stupefacente, che è stata sequestrata. Inoltre il motoveicolo è stato sottoposto a fermo amministrativo perchè era sprovvisto di copertura assicurativa e il 46enne era senza patente. E' stato arrestato e trattenuto in carcere.

In giro per ballarò con 1,5 kg di hashish sotto la sella del motorino.

di Giorgia Toscano.
È stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente Michele Arena,46 anni, fermato dai carabinieri in corso Tukory, nella zona di Ballarò. Il quarantaseienne quando si è trovato davanti i carabinieri ha tentato di scappare, facendo aumentare i sospetti. Nel corso del controllo e della perquisizione, i Carabinieri hanno trovato all’interno del vano porta oggetti del ciclomotore su cui viaggiava ben 15 panetti di sostanza stupefacente del tipo “hashish”, che sono stati sequestrati. Inoltre l’ uomo non era in possesso della patente e il mezzo su cui viaggiava era privo di assicurazione per questo è stato sottoposto al fermo amministrativo.Infine l’uomo è stato portato al carcere di Palermo, Pagliarelli.

Arrestato Michele Arena nei pressi di Ballarò,15 panetti di hashish sotto il sellino.


di Sofia Schiazzano.
Arrestato dai carabinieri del nucleo radiomobile di Palermo per detenzione di sostanze stupefacenti Michele Arena, quarantasettenne palermitano, lungo corso Tukori quartiere Ballarò. Alla vista degli agenti l’uomo ha cercato di saltare i controlli fermandosi a bordo strada. Durante la perquisizione gli agenti hanno trovato 1,5 kg di hashish sotto la sella del motoveicolo sprovvisto di assicurazione. Il veicolo e la sostanza stupefacente sono stati posti sotto sequestro. Il conducente, privo di patente, è stato portato all’istituto carcerario “Antonio Lorusso”( ex Pagliarelli) e trattenuto a seguito della convalida dell’arresto.

Palermitano arrestato per spaccio di droga.

di Dario Maggì.
I carabinieri hanno arrestato Michele Arena lungo corso Tukory intorno il quartiere di Ballarò. L’uomo fu arrestato per spaccio di droga in particolare quindici panetti di sostanze stupefacenti compreso “hashis” per un peso totale di un kilo e mezzo. Durante la perquisizione i carabinieri hanno trovato la groga sotto il sellino della moto inoltre l’uomo era senza patente e senza assicurazione per il veicolo. In fine l’ uomo è stato portato presso il carcere “Antonio Lorusso”. Dopo l’arresto l’uomo è stato trattenuto in carcere.

Imprenditore dice NO al racket e lancia un messaggio ai giovani.

di Giorgia Toscano.
Ieri gli studenti del Regina Margherita e del Benedetto Croce hanno incontrato l’imprenditore Giuseppe Piraino per parlare di mafia e di legalità. L’imprenditore antiracket è riuscito ha incastrare l’estorsore filmando con una telecamera nascosta il momento in cui ha richiesto il pizzo. L’incontro è stato organizzato dalla prima circoscrizione con la collaborazione dei due licei.
Ha preso la parola Antonio Nicolao, vicepresidente della prima circoscrizione che ha affermato: “Tra gli obiettivi di questa iniziativa c’è sicuramente quello di manifestare solidarietà verso l’imprenditore.”
Successivamente i ragazzi hanno fatto alcune domande all’imprenditore quarantacinquenne, che ha anche mostrato il lato umano della vicenda. “mi trovavo a cena con mia moglie quando le ho della vicenda, ho ricevuto il suo appoggio.”
Piraino, sposato e padre tre figli ha deciso senza alcuna esitazione di schierarsi al fianco della legalità consegnando il video ai carabinieri.
“È normale la paura c’è” ha concluso Piraino “ma dopo tre giorni sono andato al Capo a fare la spesa con la mia famiglia.”
Prima che terminasse l’incontro i ragazzi in segno di ringraziamento, gli hanno consegnato una targa.

Imprenditore antiracket fa visita nelle scuole.

di Francesco La Mantia.
Si è svolto nella sala teatro del liceo Regina Margherita di Palermo, un incontro con il "coraggioso" imprenditore Giuseppe Piraino. L'imprenditore è stato in grado di denunciare la richiesta di pizzo e il suo estorsore, e di dire no quando si è trovato dinanzi ad una richiesta arrogante. Piraino non appena ha realizzato che la persona che gli si è avvicinata voleva estorcere denaro, ha deciso di riprenderlo con il cellulare e di recarsi subito dopo dai carabinieri dove ha denunciato l'accaduto, Il video che riprende l'accaduto ha fatto immediatamente il giro di giornali e social.In questo modo ha sensibilizzato la platea trattando il delicato argomento mafia, incentivando tutti gli imprenditori a denunciare gli estorsori.In sala teatro erano presenti moltissimi alunni del terzo, quarto e quinto anno.A fare gli onori di casa è stata la preside Pia Blandano che ha ringraziato l'imprenditore insieme ai rappresentanti della 1° circoscrizione del Comune di Palermo e l'associazione Libera.
Infine gli studenti hanno premiato Piraino consegnandogli una targa.

Nascondeva hashish sotto la sella dello scooter, un chilo e mezzo di droga.


di Giulia Ficano.
Arrestato Arena Michele per fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Fu bloccato dai carabinieri in corso tukory, nella zona di ballarò. Quando le forze dall’ordine si sono trovate di fronte il sospettato, quest’ultimo ha cercato di scappare confermando i sospetti.
È stata eseguita una perquisizione necessaria che ha permesso di scoprire ben quindici panetti di hashish nascosti nella sella del motociclo con cui si spostava, i quali sono stati subito dopo sequestrati. In più l’uomo non era a possesso di patente, la quale gli era stata sospesa e il mezzo non aveva assicurazione.
Al 46 enne sono state aperte le porte del carcere pagliarelli.

46 enne arrestato per 1.5kg di hashish

di Francesco La Mantia.
I carabinieri del nucleo radiomobile di Palermo hanno arrestato Arena Michele, palermitano di 46 anni per detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente. I carabinieri passando per corso Tukory, nel quartiere di ballarò hanno notato l' uomo a bordo di un motociclo che si sottraeva alla richiesta di accostarsi a bordo della strada.Nel corso del controllo e della perquisizione i carabinieri hanno trovato, nascosti sotto la sella del motociclo 15 panetti di sostanza stupefacente del tipo "hashish" per un peso totale di 1.5KG.La sostanza stupefacente è stata sottoposta sotto sequestro e i carabinieri hanno sottoposto a fermo amministrativo il motoveicolo poichè il conducente era privo di patente e di copertura assicurativa.L'arrestato una volta terminate le formalità di rito è stato trattenuto in carcere.


1 kg di hashish sotto la sella: Palermitano arrestato.

di Angela Di Matteo.
46 enne in giro per Ballarò a bordo di un motociclo con sostanza stupefacente ai fini di spaccio.
Michele Arena, Palermitano di 46 anni è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Radiomobile per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.L’uomo girava nel quartiere di Ballarò ed i militari dell’Arma notavano che si fermava a bordo strada per sottrarsi al controllo.Durante la perquisizione i carabinieri hanno trovato sotto la sella del motociclo con cui girava 15 panetti di hashish per un peso di 1,5 kg che è stata successivamente sottoposta a sequestro.Il conducente era inoltre privo di patente di guida perché sospesa, quindi il mezzo sprovvisto di copertura assicurativa è stato sottoposto a fermo amministrativo.
L’uomo è stato successivamente condotto in carcere presso “Antonio Lorusso” oggi chiamato Pagliarelli.

Arena Michele arrestato a Ballarò.

di Alice Pizzo
In una mattina a Palermo precisamente nel quartiere di Ballarò i militari dell’arma hanno arrestato un uomo della classe 1972.Giorni prima essi avevano avvistato questo sospetto uomo che si aggirava a bordo di un motociclo che ogni volta si fermava nel bordo della strada.I carabinieri avendo tutte le prove, lo hanno controllato; e dopo aver perquisito l’uomo e il motociclo hanno trovato le prove che hanno confermato la loro tesi. L’uomo ha fatto uso di sostanze stupefacenti, molto dettagliatamente, hashish con un totale di 15 panetti che hanno trovato sotto la sella. Sempre sotto controllo hanno notato che il signore in questione, era privo di patente di guida quindi guidava il mezzo inconsciamente.

"1,5 kg di hashish in sella a un motociclo".


di Alessandro Andriolo 
A Palermo i carabinieri della squadra mobile hanno intercerato in seguito a segnalazioni delle forze armate militari un uomo di 46 anni , dell’anno 72’ , su un moltociclo che deambulava apparentemente nel noto corso Tukory sul bordo della strada per sottrarsi ai controlli da parte delle forze armate. Dopo il controllo effetuato dai carabinieri , sono stati trovati 1,5 panetti di hashish , il 46 enne è stato successivamente trattenuto in carcere .

Giuseppe Piraino: un uomo coraggioso diventato un esempio da seguire .

di Chiara Di Gregorio.
Giuseppe Piraino, un padre di 3 figli ha incontrato i ragazzi del Regina Margherita nel teatro del liceo. Hanno partecipato al dibattito circa 200 studenti. Oltre Giuseppe, c'era anche il dottor Nicolao, il procuratore di Termini Imerese Alfredo Morvillo e anche Carmelo Pollichino. Loro hanno definito la sua azione molto coraggiosa ma hanno anche, che dovrebbe essere normale denunciare questi atti senza aver paura.

Agli studenti : “non abbiate paura della mafia.”

di Chiara Campana
Gli studenti del Regina Margherita hanno incontrato nel corso della mattinata Giuseppe Piraino , imprenditore palermitano che ha detto no al racket.
Piraino ha scelto di parlare di mafia e legalità , il tema della ribellione e soprattutto di Cosa nostra, inoltre ha raccontato la sua vicenda personale ovvero, quando si è ribellato al pizzo riuscendo a filmare i suoi estorsori.

L’incontro con l’imprenditore famoso Giuseppe Piraino.

di Carlotta Spalletta.
La platea composta dagli studenti, dalla preside, dai professori e da alcuni rappresentanti della prima circoscrizione, ha ascoltato in modo attento e puntuale il racconto dell’ imprenditore.
È stata la preside Pia Blandano la prima a prendere parola, che ha ringraziato tutte le persone presenti, facendo una breve introduzione.

Piraino : “denunciare è un atto di normalità, sappiatelo”.

di Floriana Ferrante
Gli studenti degli istituti Regina Margherita e Benedetto Croce hanno partecipato all’ incontro con Giuseppe Piraino, l’ imprenditore che si è ribellato al pizzo, filmando con una telecamera nascosta il suo estortore. “Il mafiosetto voleva intimidirmi ma io ho reagito”, dice Piraino spavaldo, trasmettendo ai ragazzi molto coraggio, volendo dichiarare apertamente la sua tranquillità nel denunciare l’estorsione mafiosa.

L’Istituto Regina Margherita insieme al Benedetto Croce assistono alla lezione di legalità.

di Silvia La Mantia
Gli studenti del Benedetto Croce e del Regina Margherita hanno assistito all’incontro insieme a Giuseppe Piraino in aula teatro per discutere dell’esperienza di quest’ultimo ribellandosi al pizzo, filmando col telefono di nascosto l incontro col “mafiosetto”.

L'imprenditore: "Ho deciso di denunciare il mafiosetto."

di Marika Mancia
Giuseppe Piraino sceglie la scuola Regina Margherita per parlare del suo incontro con la mafia .
L'imprenditore antiracket si è ribellato all'estortore filmandolo con una telecamera mentre gli chiedeva il pizzo.

Piraino sceglie le scuole per lanciare il suo messaggio antimafia.


di Francesca Ilarda
Gli studenti del terzo e quarto liceo del Benedetto Croce e Regina Margherita si sono riuniti nel teatro di quest’ultimo con Giuseppe Piraino per trattare l’argomento mafia, legalità e ribellione a Cosa nostra. L’imprenditore antiracket si è ribellato al pizzo riuscendo a far arrestare, grazie ad un filmato, dove viene documentato la richiesta di denaro da parte di un presunto “mafiosetto”.

venerdì 15 marzo 2019

Imprenditore dice no alla mafia

di Marco Pulizzi
Si e’ svolta al liceo “regina margherita” nel teatro della scuola l’incontro con l’ormai famoso imprenditore palermitano “Giuseppe Piraino” . All’incontro hanno presenziato circa 200 ragazzi, ovviamente quelli del Regina Margherita , ma era anche presente il liceo scientifico “Benedetto Croce”.

Etichetta:

"Ultimo è una condizione in cui ancora mi sento. Io canto per gli "Ultimi"

di Giorgia Toscano. Nicolò Moriconi in arte Ultimo,è uno dei giovani cautatori italiani più popolari di sempre. Dopo il suo esordio a San...