di Emanuela Schimmenti
Stamattina, nella sede centrale del Regina Margherita di Palermo, è avvenuto un incontro tra alcune classi della medesima scuola e l’imprenditore Giuseppe Piraino, vittima di estorsione da parte della mafia. All’incontro hanno partecipato anche i rappresentanti della prima circoscrizione, la preside della scuola, i docenti accompagnatori delle classi presenti e due rappresentanze della Polizia.
L’incontro è cominciato con l’introduzione della preside che ha anche ringraziato i partecipanti.
Successivamente si è assistito alla visione di un video, filmato da Giuseppe Piraino, dove si è ascoltata la conversazione avvenuta tra lo stesso e il “mafiosetto”. Questo sosteneva di non chiedere il pizzo, ma “semplicemente una mano”. Quando, però, Giuseppe Piraino gli ha detto senza mezzi termini “tu mi devi vedere come uno sbirro dalla A alla Z”, il mafioso, intimorito dall’affermazione, ha cominciato a balbettare, cercando di uscire dalla conversazione per andare poi via. Successivamente l’imprenditore ha deciso di denunciare l’accaduto e, a testa alta, il giorno dopo si è trovato a passeggiare con la sua famiglia nel luogo dell’accaduto.
Dopo la visione del video, si è aperto un dibattito nel quale Piraino ha cercato di suscitare nei ragazzi un senso di solidarietà e ribellione nei confronti degli atti ingiusti dei mafiosi.
Dopo che gli alunni hanno posto qualche domanda all’imprenditore, e dopo aver scattato un selfie con tutti i partecipanti, l’incontro si è concluso.
Dopo la visione del video, si è aperto un dibattito nel quale Piraino ha cercato di suscitare nei ragazzi un senso di solidarietà e ribellione nei confronti degli atti ingiusti dei mafiosi.
Dopo che gli alunni hanno posto qualche domanda all’imprenditore, e dopo aver scattato un selfie con tutti i partecipanti, l’incontro si è concluso.
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